Negli ultimi giorni abbiamo riscontrato delle perdite vaginali nella nostra bambina di 7 anni. La prima volta abbiamo trovato gli slip sporchi di muco un po' scuro (forse sangue). Il giorno successivo abbiamo riscontrato una diminuzione fino a asaurimento del fenomeno. Abbiamo consultato il nostro pediatra che ci ha detto solamente di tenere sotto controllo la situazione (!!!) senza visitare nemmeno la bimba. La piccola ogni tanto (quest'anno due volte) si sveglia di notte con dolori addominali che non hanno trovato spiegazione (esame delle urine senza esito particolare). Le perdite e i dolori non hanno avuto collegamento temporale. Può esserci collegamento tra i due eventi e cosa può causare una perdita vaginale in una bimba così piccola?
La vulvovaginite è il problema ginecologico più frequente dell'infanzia e dell'adolescenza. L'irritazione vulvovaginale deriva dalla mancanza dei cuscinetti adiposi labiali e dei peli pubici che proteggoni i genitali esterni. Le piccole labbra tendono ad allargarsi quando la bambina si accovaccia e ciò provoca l'esposizione dei tessuti delicati dell'anello imenale; inoltre, la vicinanza dell'orifizio anale alla vagina permette il trasferimento di batteri fecali all'area vulvo-vaginale. Nella paziente pediatrica la secrezione vaginale è il sintomo comunemente presente. I segni e i sintomi associati possono essere il prurito, la pollachiuria (urinare frequentemente), la disuria (dolore a urinare), l'enuresi (perdita involontaria di urina), l'eritema (arrossamento) vulvare.
Si dovrebbero esaminare il colore, l'odore e la durata delle secrezioni. Sebbene vi siano diverse cause di vulvovaginite pediatrica, le più comuni sono: la vulvovaginite aspecifica (da scarsa igiene perineale) la vulvovaginite specifica (da micosi e batteri) la vulvovaginite da corpo estraneo VULVOVAGINITE ASPECIFICA Spesso è dovuta a scarsa igiene perineale, la secrezione caratteristica è marrone o verde, è estremamente maleodorante, nel 68% dei casi riportati è associata ai batteri coliformi secondari a contaminazione fecale; altri batteri comunemente riscontrati sono lo streptococco beta emolitico e lo staphilococco, trasmessi attraverso le mani dal rinofaringe. Vestiti, prodotti chimici, cosmetici, saponi e detergenti impiegati per la toilette possono provocare la vulvovaginite aspecifica, anche capi di vestiario attillati come i jeans, calzamaglie, abiti stretti, mutandine elastiche e pannolini rivestiti di materiale plastico.
VULVOVAGINITE SPECIFICA Su base infettiva, è legata ad agenti infettanti tipici: la gardnerella vaginalis è l'organismo più frequente nelle colture della paziente pediatrica, seguito dalla candida albicans e dal trichomonas. CORPI ESTRANEI Sono talvolta i responsabili dei sanguinamenti vaginali. La possibilità del corpo estraneo dovrebbe essere suggerita dalla presenza di secrezioni maleodoranti e di sanguinamento vaginale. I batuffoli di carta igienica sono il corpo estraneo più frequentemente riscontrato. Nel 18% delle bambine preadolescenti con sanguinamento vaginale, con o senza secrezione, e nel 50% di quelle con sanguinamento senza secrezione è stato riscontrato un corpo estraneo. Per questo motivo, una visita ginecologica pediatrica è assolutamente raccomandata.
Per completezza, ricordiamo che soprattutto la vulvite può essere manifestazione locale di dermatite seborroica, di dermatite atopica (allergica), di dermatite da contatto, di psoriasi, di infestazione da ossiuri (vedi), che provocano vulvovaginite nel 20% dei casi. La terapia della vulvovaginite include suggerimenti per l'igiene perineale, raccomandando di non indossare indumenti stretti, di non usare detergenti irritanti, di abituarsi a lavaggi frequenti con saponi neutri, di pulirsi del materiale fecale tenendolo lontano dall'area vaginale. Le vulvovaginiti ricorrenti vanno trattate con antibiotici o antimicotici sistemici dopo aver individuato l'agente responsabile mediante tampone vulvare o vulvovaginale.
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