Buongiorno, sono la mamma di una bimba di sei anni e mezzo che ancora porta il pannolino la notte. Premetto che da quando è nata non c'è stata una notte asciutta, nonostante beva poco, e ha un sonno veramente pesante, tant'è che non si sveglia neppure quando è bagnata. Ho provato a svegliarla per più notti anche 2/3 volte sperando si abituasse ma senza risultati. Vista l'età ora comincio a preoccuparmi.... Chiedo quindi consiglio.

Il problema dell'enuresi è piuttosto diffuso (in Italia ci sono circa un milione di bambini che ne soffrono) e richiede talora, specie nei bambini grandicelli, un approccio impegnativo, coinvolgendo l'intera famiglia anche nel ricercare la migliore strategia terapeutica.

Dai sei anni di età in avanti, comunque, ogni anno c'è una significativa percentuale di soggetti che va incontro ad una guarigione spontanea. Mi pare che lei, cara signora, abbia probabilmente già messo in opera con scarsi risultati alcune strategie fondamentali, tipo diminuire l'assunzione di liquidi serali e svegliare la bambina durante la notte per farla urinare; aggiungerei poi, molto importante, qualora presente, la correzione di una eventuale stipsi.

C'è poi tutto un capitolo riguardante la terapia comportamentale, tipo l'allarme notturno e il training vescicale, che necessitano  di partecipazione attiva sia da parte della famiglia che da parte del bambino e che mirano a raggiungere più in fretta la maturazione del controllo minzionale.

Nel caso della sua bimba di sei anni (età limite per parlare di enuresi in quanto, Le ricordo, il controllo vescicale è normalmente raggiunto appunto tra i 5 e i 6 anni) mi pare un pò presto per raggiungere buoni risultati con queste tecniche (ad esempio l'allarme notturno si consiglia dagli otto anni in poi).

Rimane quindi la terapia farmacologica con farmaci per lo più sicuri da un punto di vista di effetti collaterali. Si tratta comunque di trattamenti farmacologici sintomatici (il suo pediatra le indicherà di certo quello più adatto alla sua bimba) e non curativi per cui, dopo la sospensione, è possibile una ricaduta del disturbo, ma hanno il pregio di limitare il disturbo e rappresentare un aiuto per una educazione minzionale.

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