Da diversi anni, ormai, è disponibile in commercio un vaccino antinfluenzale trivalente, cioè che contiene tre differenti ceppi (due di tipo A e uno di tipo B) del virus influenzale. I laboratori di produzione preparano per ogni autunno un vaccino nuovo, sulla base di quanto è possibile prevedere dalle caratteristiche del virus dell’anno precedente e dalle prime segnalazioni di contagio nel mondo.

Per preparare il vaccino, i virus dell’influenza vengono prima coltivati in uova di pollo, poi uccisi; si parla quindi di vaccino inattivato. Nei vaccini destinati all’infanzia (che risultano causare minori complicazioni) i virus vengono spezzettati in piccole parti (vaccini split) o trattati in modo da isolare solo microscopiche particelle del virus (vaccini a "sub-unità"). Alla componente virale possono essere aggiunte particolari sostanze che aumentano la risposta dell’organismo alla vaccinazione.

I vaccini antinfluenzali si somministrano per via iniettiva.

Altro su: "Le caratteristiche del vaccino contro l'influenza"

Influenza e vaccino antinfluenzale
L'influenza è una malattia molto contagiosa: alcuni consigli sul vaccino antinfluenzale.
Effetti collaterali del vaccino contro l'influenza
Raramente si possono osservare effetti collaterali. Nella sede d’iniezione può verificarsi la comparsa di rossore, gonfiore e nelle 48 ore succesive.
Aspetti socioeconomici dell'influenza
L'influenza può determinare tutta una serie di conseguenze pratiche di grande importanza e di rilevante impatto economico e sociale.
Vaccinazione antiinfluenzale
La vaccinazione anti-influenzale va riservata a quei bambini che presentano patologie croniche. Cosa consiglia il pediatra.
Il virus dell'influenza
L'influenza è trasmessa da un gruppo di virus specifici, detti virus influenzali, classificati in tre diversi tipi (A, B, C).
L'influenza
L'influenza è una malattia infettiva acuta, caratterizzata da sintomi di tipo respiratorio e dal fatto di presentarsi con epidemie nella stagione invernale.