Gradirei avere delle informazioni sul difetto interventricolare, che i medici hanno riscontrato a mio nipote dalla nascita.
Il difetto interventricolare (DIV) consiste in una comunicazione fra i due ventricoli, a diversa sede, singola o multipla, per una incompleta formazione o una mancata fusione delle componenti muscolari o membranose del setto interventricolare. Esso rappresenta il 30% delle malformazioni congenite. Molto importanti sono le dimensioni del DIV, che può variare da pochi millimetri a dimensioni uguali o superiori al diametro dell’aorta, anche se il difetto, comunque, può ridursi di diametro e chiudersi spontaneamente, almeno i più piccoli. Il calibro del difetto determina l’entità del passaggio di sangue tra i due ventricoli. Nei primi giorni di vita, a volte fino al mese, non è facile determinare l’importanza e la gravità del passaggio di sangue dal ventricolo sinistro a quello destro.
La sintomatologia dipende dalle dimensioni del difetto, dall’entità del passaggio di sangue e dall’impegno polmonare conseguente. In prima giornata di vita un DIV non si apprezza mai con un soffio, ma si rende evidente in 3°-4° giornata. Se il difetto è grave verso il mese di vita compaiono segni clinici quali polipnea (respiro più frequente) e difficoltà nell’alimentazione; poi, progressivamente, compaiono i segni dello scompenso con polipnea-dispnea (difficoltà a respirare) e rientramenti intercostali, tachicardia (battito cardiaco accelerato), epatomegalia (ingrossamento del fegato) e scarso accrescimento. I bambini con DIV di medio calibro e shunt moderato hanno, in genere, sintomi più sfumati e accrescimento corporeo normale o ai limiti inferiori. I soggetti con piccoli DIV sono completamente asintomatici.
Gli esami strumentali che si fanno sono: Elettrocardiogramma: quasi sempre nella norma. Rx torace: nei DIV medi e grandi l’ombra cardiaca appare moderatamente ingrandita. Ecocardiogramma: consente di valutare le dimensioni del difetto e il flusso del sangue nel cuore. Cateterismo cardiaco: rappresenta l’indagine di riferimento per la diagnosi, la quantificazione degli shunts e la misura delle pressioni e delle resistenze arteriolari polmonari. Una buona parte dei DIV si riduce progressivamente e spesso si osserva una chiusura spontanea entro le prime due decadi di vita.
Per quanto riguarda i DIV ad ampio calibro, il quadro di scompenso precoce induce a un intervento medico e chirurgico entro i dodici mesi. Tutti i pazienti portatori di DIV piccoli o medi devono essere sottoposti a profilassi antibiotica nelle condizioni di rischio di endocardite (infezione cardiaca) batterica fino ad avvenuta chiusura del difetto. I bambini con difetto di medio calibro, senza scompenso cardiaco, vanno seguiti nel tempo. Tuttavia la persistenza del difetto e dei segni clinici di sovraccarico di volume del cuore sinistro consigliano l'intervento prima dell'età scolare.
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