Mia figlia, subito dopo la nascita, ha avuto un attacco di cianosi. Che cosa si intende per cianosi? E' vero che è un sintomo da trauma da parto?
La cianosi è il colorito scuro-bluastro della cute che normalmente indica un problema di scarsa ossigenazione dei tessuti. Essa è determinata da una riduzione dell'ossigeno nel sangue; perché sia evidente occorre che il livello di emoglobina ridotta (cioè, non ossigenata) salga ad almeno 5 g/dl.
La cianosi è molto evidente dove la cute è sottile, la pigmentazione scarsa ed i capillari abbondanti (punta delle dita, letto ungueale, mucosa orale). Nel neonato, a causa della instabilità della regolazione della circolazione e del respiro, la comparsa di cianosi è frequente e spesso senza significato patologico.
La cianosi può essere di origine centrale, causata da: ridotta ventilazione polmonare con diminuzione dell'assunzione di ossigeno; ridotta perfusione polmonare (ridotto apporto di sangue ai polmoni); emoglobine anomale (metaemoglobina). Di origine periferica, cioè che ha una causa vascolare:
- instabilità vaso-motoria (frequente e non preoccupante nei neonati, particolarmente con alterazione della temperatura corporea;
- può associarsi a setticemia o anomalie del metabolismo);
- stasi capillare o venosa;
- fenomeno di Raynaud (anomalia caratterizzata da colorito bluastro delle estremità per alterazioni della circolazione sanguigna);
- cause ematologiche: policitemia, trasfusione materno-fetale o gemello-gemello, iperviscosità del sangue; cardiopatie congenite;
- segno di Arlecchino (una metà del corpo diventa pallida o intensamente arrossata, fenomeno che dura pochi minuti e non è patologico).
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- Malattia di Ebstein
- La malattia di Ebstein è una cardiopatia congenita relativamente rara.