Mio figlio, 10 anni da circa cinque mesi soffre periodicamente, con cadenza di circa 30 giorni, di episodi di vomito al mattino presto. Si sveglia attorno alle 6.00 con nausea a cui seguono uno o più episodi di vomito, lo stomaco è vuoto e dopo circa 2/3 ore la cosa si risolve. Abbiamo fatto esami del sangue completi (emocromo, glicemia, transaminasi) che sono risultati a posto, ecografia addominale che non ha rilevato niente di particolare. Il pediatra dice che potrebbe trattarsi di un discorso piscologico di ansia per la scuola. Il bimbo ha un carattere un pò ansioso ma è anche molto bravo a scuola. Comunque volevo sapere se potrebbe ricondursi solo ad un problema di stress da scuola o comunque nervoso oppure mi devo orientare su altri esami com ad esempio le allergie alimentari o altro?
La descrizione che i genitori danno di questa situazione mi fa propendere più verso l'orientamento diagnostico che ha dato il Collega Pediatra che segue il piccolo paziente.
In effetti, anche se c'è questo periodismo ("cadenza di circa 30 giorni di episodi di vomito al mattino"), pur tuttavia non rientra nei canoni della cosiddetta "Sindrome del Vomito Ciclico", che si presenta con criteri diversi [età inferiore rispetto a quella del bambino in oggetto, durata diversa, attacchi di vomito più volte in un'ora, etc...]: infatti mi pare di capire che la cosa si risolva spontaneamente in breve tempo, senza altro.
Esistono casi in cui il vomito può essere un equivalente emicranico, ma solitamente ci si riferisce ad una modalità diversa di comparsa della sindrome del vomito ciclico sopra ricordata.
Se tutti gli accertamenti finora condotti hanno dato esito negativo, tenderei a tranquillizzare la famiglia e a provare ad evitare di dare eccessiva importanza al fatto, così per non "medicalizzare" il bambino e non creargli la convinzione "di essere ammalato".
E' chiaro che non va esclusa la necessità di eventuali altri accertamenti qualora la situazione non virasse verso una spontanea guarigione (fine della scuola, episodi che si riducono fino a scomparire, maturazione del bambino che acquisisce sicurezza ed autostima).
Non penserei ad accertamenti in ordine a un problema allergologico. In ogni caso la conoscenza che il Pediatra del bambino ha del proprio paziente è la garanzia di un approccio globale a questo caso.
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