La mia bimba di due anni e dieci mesi è molto scontrosa: se le si dice di salutare la gente per la strada non lo fa, ma neanche se non le si dice niente. Con i nonni non ci vuole stare: tira i calci. E’ morbosamente attaccata alla mamma (mamma a tempo pieno): non vuole che saluti gli altri bimbi, oppure le persone (dice "non farlo più!", "cattiva", "monella!"), picchia specie la mamma, a volte con vera "cattiveria". Questo comportamento, prima più blando, ora è più accentuato. Adesso va da due giorni all'asilo, ma già il secondo giorno non ci voleva più andare e ha pianto per più di un'ora. E' scorbutica con tutti e prepotente. Come dobbiamo comportarci? E' una fase o bisogna consultare uno psicologo di persona?
Cari genitori, innanzi tutto è fondamentale che la vostra bimba, così scorbutica e scontrosa, frequenti l'asilo: il confronto con altri adulti, che certamente non si faranno picchiare con cattiveria, non può farle che bene, così come il contatto con gli altri bambini. Il distacco dalla mamma è una frustrazione necessaria per la sua futura crescita psicologica. Non voglio dilungarmi sull'argomento, ma il distacco è altrettanto salutare e necessario per la madre.
Spesso, anche se la mamma è "a tempo pieno", l'affidamento del figlio a baby-sitter è ugualmente efficace perché consente alla madre di riappropriarsi di uno spazio da tempo sacrificato: una passeggiata, un incontro con un'amica o semplicemente l'allontanamento fisico fanno risorgere a nuova vita una persona troppo compenetrata nella maternità. Fin qui considerazioni di carattere generale, generalmente valide per tutti. Sull'altro quesito che viene posto, purtroppo non sono in grado di dare indicazioni precise.
Estrapolare una comunicazione da un contesto è operazione arbitraria che non porta mai a risultati corretti. Non conosco il contesto in cui questa bimba esprime tutta la sua riottosità e aggressività: posso ipotizzare che il suo affidamento ai nonni sia, per esempio, osteggiato da uno dei genitori, o forse i nonni sono troppo severi, oppure non riescono ancora a intrattenerla piacevolmente.
Posso ipotizzare che la mamma sia sotto sotto gratificata dall'attaccamento che la figlia le mostra, o che magari questo sia un modo per “colpire” o per allontanare qualcuno all'interno della famiglia. Fra tante ipotesi - tutte prive di riscontro !!!- una cosa mi sento di dire: le reazioni dei genitori davanti ai comportamenti di questa bimba non sono uniformi e concordi.
Se uno rimprovera, l'altro consola, in altri termini, è probabile che questa bimba si comporta così perché sa di avere l'appoggio di almeno uno dei due. Se questa è la situazione, conseguentemente tutti e due voi genitori dovreste cercare di uniformare le vostre reazioni: i messaggi devono essere chiari, pacchiani, immediatamente comprensibili. Una bambina prepotente non piace a nessuno, cercate di farle capire che così non piace neanche a voi.
Ritengo che sia tutto sommato prematuro rivolgersi ad uno specialista: per ora è "viziata" - perché figlia unica - ed "egocentrica" - per l'età. E' probabile che l'inserimento nell'asilo sia sufficiente a smussare i suoi tratti spigolosi e il tempo attenui il suo naturale egocentrismo. Sono certa che il desiderio, la necessità di trovare un contatto e una comunicazione con gli altri bambini la renderanno più socievole.
Datele del tempo: se non notate dei miglioramenti da un punto di vista relazionale - almeno nel contatto con i pari - allora sarà il caso di interpellare qualcuno di persona. Datele anche qualche frustrazione: dipende ancora troppo da voi per poter fare a meno della vostra approvazione.
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