Ho una bambina di tre anni e mezzo, che le brucia quando fa la pipì: si può parlare di cistite, e come si può curare?

Di fronte ad una sintomatologia di solo bruciore nel fare l'urina andrebbe fatta un’ispezione dei genitali della bambina per vedere se vi sono segni esterni di infiammazione che giustifichino il bruciore e contemporaneamente andrebbe fatta un’urinocoltura (ed esame urine) per accertare se si tratta veramente di una cistite. Molto utile può essere un "test dei nitriti": con uno stick messo nelle urine potremmo vedere in una buona percentuale dei casi se sono infette oppure no. e quindi intraprendere immediatamente una terapia o aspettare la risposta della urinocoltura.

L'urinocoltura va fatta seguendo alcune regole: lavare bene i genitali della bambina. prendere le prime urine del mattino utilizzando un recipiente sterile prendere "al volo" la seconda parte del getto delle urine (farla urinare come un maschietto) portare subito in laboratorio a seminare le urine (o, se non fosse possibile, depositarle in frigo) evitare che passi molto tempo tra il prelievo delle urine e la "semina" delle urine in laboratorio: spesso si perdono ore tra tickets, attese in ambulatorio, deposito delle urine e effettiva "semina". Errori in tutti questi "passi" potrebbero portare ad un risultato di urine falsamente "positive" perché fatte diventare tali per contaminazioni esterne, e quindi il medico curerebbe una cistite che non c’è.

Nei bambini spesso le cistiti non sono accompagnate dai segni urinari (bruciori ecc.) come negli adulti. Qualora l'urinocoltura sia positiva (cioè dia una carica batterica significativamente elevata) si potrà curare con gli antibiotici giusti scelti in base all'antibiogramma. L'antibiogramma viene richiesto in contemporanea con l'urinocoltura e consiste nel saggiare in laboratorio una serie di antibiotici contro i germi isolati dalle urine. Se invece, oltre al bruciore, ci fosse la febbre il discorso cambierebbe ed il sospetto di una cistite sarebbe più forte: in questo caso valgono le regole di cui sopra, ma appena prelevate le urine sarebbe subito opportuno iniziare una terapia antibiotica adeguata in attesa della risposta della urinocoltura, che arriverà anche dopo tre o quattro giorni che sono troppi, nel caso di cistite o pielonefrite, senza terapia.

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