1° domanda: mia figlia (cinque anni) dal momento in cui ha saputo che arriverà una sorellina, ha ricominciato a fare la pipì a letto, è nervosa e più fredda nei miei confronti. Allora mi chiedo: cosa farà quando nascerà? Purtroppo io ho avuto anche una minaccia di aborto, per cui non posso più prenderla in braccio, né giocare con lei come facevo prima. Questa situazione mi preoccupa molto, potete aiutarmi? Cosa posso fare?

2° domanda: il mio primogenito di tre anni sta mostrandosi molto geloso nei confronti del fratellino di sei mesi. È diventato irrequieto ed indisponente, prima non si comportava cosi sembra ipernervoso ed alle volte non so davvero come comportarmi. Ho cercato di dimostrargli che il mio amore per lui non è cambiato, ma sembra non voglia capirlo. Passerà che dite? Aiutatemi vi prego.

3° domanda: siamo una coppia di 35/34 anni ed abbiamo una bimba di cinque anni, siamo in attesa del secondo figlio e vorrei sapere in che maniera comunicarlo alla piccola senza creare difficoltà, dal momento che nostri amici hanno avuto problemi di non poco conto. La piccola, quando ne parlavamo, pareva accettare con felicità l'evento. Da qualche tempo, quando andiamo a trovare amici che hanno avuto la nascita di un bimbo, lei si mostra un po' contrariata.

È piuttosto comune che un bambino reagisca alla nascita di un fratellino con atteggiamenti più o meno aggressivi: è ovvio che il primogenito preferisca essere il solo in famiglia per non dover dividere con altri l’affetto e l’amore dei genitori.

La gelosia nasce proprio dal timore che il nuovo nato riceverà tutte le premure e le attenzioni dei genitori e dalla paura che venga messo in discussione il suo ruolo di "re" incontrastato della famiglia. Alcuni consigli possono aiutarlo a superare il problema.

Già durante la gravidanza è opportuno mettere in atto dei semplici accorgimenti:

  • parlare dell’arrivo del fratellino con il dovuto anticipo prima, ad esempio, che il bambino si stupisca o addirittura si spaventi per via del pancione della mamma
  • spostare il primogenito in un’altra stanza o in un nuovo letto alcuni mesi prima del parto in modo che il cambiamento non venga vissuto come una diretta conseguenza dell’arrivo del fratellino
  • ritardare l’inserimento nella scuola materna in modo che il piccolo non pensi che la mamma lo voglia allontanare da sé perché non ha più tempo da dedicargli
  • sfogliare con lui le pagine di libri per bambini che illustrino cosa accade nel grembo materno e come è fatto un neonato
  • anticipare che cosa accadrà quando la mamma dovrà entrare in ospedale, assicurandolo che il papà, i nonni e gli altri parenti si prenderanno cura di lui durante la breve assenza
  • fargli vedere le foto di quando era neonato
  • incoraggiarlo ad aiutare a preparare la camera del nascituro.

Quando la mamma torna a casa dalla clinica può essere utile:

  • portare al primogenito un regalo dicendogli che è da parte del fratellino appena nato
  • incoraggiare il fratello più grande a toccare il neonato in presenza di un adulto, autorizzandolo eventualmente anche a prenderlo in braccio per pochi minuti, in modo da dimostrargli fiducia
  • preparare alcuni regalini ben incartati che la mamma donerà al bambino ogni qualvolta parenti o amici verranno in visita al neonato, accompagnando il gesto con una frase del tipo: "Lo zio ha portato un regalino al tuo fratellino, ma io ne ho preparato uno apposta per te". In questo modo egli si sentirà così gratificato da questa grande attenzione della mamma nei suoi confronti da non sentirsi escluso dalla "festa". Non occorre acquistare regali costosi: anche piccoli oggetti otterranno lo stesso risultato. Lasciate inoltre che sia lui ad aprire i doni destinati al nuovo nato
  • non preoccuparsi per atteggiamenti regressivi che sicuramente compariranno come farsi la pipì o la cacca addosso, succhiarsi il dito, voler bere anche lui con il biberon, farsi imboccare ecc.: sono destinati a sparire con il tempo e non vanno criticati
  • quando si allatta il piccolo, raccontare una favola al primogenito o cercare di coinvolgerlo parlandogli durante tutto il periodo della poppata
  • concedere più attenzioni al bambino, passando con lui più tempo del solito, magari portandolo qualche volta fuori da solo, lasciando il neonato a casa con la nonna o la baby-sitter
  • lasciare che esprima i suoi sentimenti di rabbia e di gelosia, scaricando la sua tensione su di un pupazzo o una bambola, oppure lasciandolo scarabocchiare in libertà con carta e matite. Mostrarsi comprensivi magari dicendo "Lo so bene che il tuo fratellino ti fa arrabbiare, ma appena fa le nanne vengo a giocare con te"
  • rendere il primogenito partecipe della cura del neonato ad esempio invitandolo ad aiutarvi, nel momento del bagnetto, facendolo andare a prendere l’asciugamano, il pannolino pulito, il sapone
  • enfatizzare il fatto che il fratellino gli vuole bene dicendogli: "Guarda come ride felice quando ti vede!" oppure " Hai visto come è contento quando giochi insieme a lui!"
  • provare a mettersi nei "panni del bambino" dicendogli" Non ti piace che io stia sempre con il tuo fratellino, vero? Mi tiene sempre troppo occupata…Ma ti prometto che non appena si addormenta ce ne stiamo insieme da soli". In questo modo il bimbo si sentirà compreso e rassicurato.

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