Ho un bambino di due mesi allergico al lattice. Vorrei avere alcune informazioni a riguardo di questa allergia. Innanzitutto cosa bisogna fare e cosa si deve evitare di fare?

Il lattice è una sostanza presente in prodotti per uso medico-chirurgico o odontoiatrico (guanti, cateteri, tubi endotracheali e di drenaggio, circuiti per anestesia, palloni e maschere per anestesia, deflussori, agocannule, cerotti, lacci emostatici, elastici per apparecchi dentali, apparecchi ortodontici, ecc.), indumenti (impermeabili, elastici nella biancheria intima, scarpe), succhiotti, tettarelle, palloncini, giocattoli, equipaggiamenti sportivi, mezzi anticoncezionali, pneumatici, guanti per uso domestico, ed altri ancora. Le proteine del lattice che causano allergia sono varie, e questo è dimostrato dal fatto che anticorpi di tipo IgE specifici per lattice sono in grado di legarsi ad oltre 60 frazioni proteiche presenti nel lattice stesso.

Tali proteine possono determinare, in soggetti particolarmente sensibili, la comparsa di quadri clinici quali orticaria, rinite, congiuntivite, asma, ed anafilassi (una reazione allergica di grave entità, spesso generalizzata) dopo contatto diretto con prodotti che le contengono oppure dopo loro inalazione sotto forma di particelle disperse nell’area dell’ambiente. I manufatti di lattice contengono anche additivi (principalmente tiuramici, carbammati, mercaptani) che possono determinare la comparsa di una dermatite allergica da contatto.

La prevalenza di sensibilizzazione al lattice nella popolazione generale pediatrica è inferiore all'1%. Categorie ad alto rischio di allergia al lattice sono gli operatori sanitari, gli addetti alla lavorazione della gomma e i soggetti affetti da spina bifida (una grave malattia in cui, per una mancata saldatura della parte posteriore delle vertebre, si verifica un’esposizione all’esterno di midollo spinale e/o di meningi) con percentuali rispettivamente fino al 15%, 11% e 72% a seconda degli studi. Anche una pre-esistente dermatite alle mani, una atopia (cioè una predisposizione famigliare a disturbi di tipo allergico) e una allergia a particolari alimenti sono fattori facilitanti la comparsa di allergia al lattice. Le procedure diagnostiche per dimostrare una allergia al lattice si avvalgono, oltre che di una corretta ed approfondita anamnesi, anche dell'ausilio di tests in vivo (tra i quali prove cutanee come i prick tests) e in vitro (tra i quali il Rast, il Cap Rast System, l’Elisa e l’Ala-Stat).

Una volta evidenziata la presenza, attraverso tali prove cutanee e/o sieriche, di IgE (cioè di anticorpi specifici) per il lattice, in soggetti asintomatici per lattice e non appartenenti alle categorie a rischio, si pone il problema di eventuali specifici provvedimenti da adottare. Attualmente non vi sono studi a lungo termine che mostrano quale sia la storia naturale di pazienti sensibilizzati al lattice, anche se, sulla base delle attuali conoscenze, ragionevole appare limitare il più possibile, in questi soggetti, il contatto con prodotti in lattice. Diversa è la condotta da seguire nei soggetti ad alto rischio di allergia al lattice, i quali, prima di qualsiasi procedura medico-chirurgica che comporti un contatto con prodotti derivati da tale sostanza, dovrebbero essere indagati al fine di evidenziare anche una precoce sensibilizzazione.

Attualmente sono disponibili vari prodotti realizzati con materiali alternativi al lattice della gomma naturale; negli Stati Uniti, a conferma di quanto questo problema abbia una rilevanza notevole, si sono istituite anche delle associazioni che forniscono, ai soggetti allergici al lattice, informazioni sui tipi di prodotti realizzati con materiali alternativi al lattice naturale e come reperirli ["The American Latex Allergy Association"). Eventuali interventi chirurgici, in soggetti allergici al lattice, possono essere eseguiti attrezzando sale operatorie con appositi materiali alternativi, riducendo così quasi totalmente i rischi legati alla comparsa di manifestazioni cliniche anche gravi (anafilassi). In Italia tali sale operatorie sono disponibili in varie città come Torino, Firenze e Ancona.

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