L'arrivo di un nuovo bimbo porta sempre dei cambiamenti nelle abitudini familiari. Voi genitori siete quasi sempre preoccupati e ansiosi per come potrà reagire il vostro primo figlio alla novità. Le domande più spontanee che tutti i genitori si fanno sono: come raccontargli che tra breve arriverà una sorellina o un fratellino? Sarà geloso del nuovo nato? Come dirgli che dovranno crescere insieme da questo momento in poi?
La gelosia per il fratellino è un sentimento normale. Tutti i bambini, chi più, chi meno sono gelosi: non sorprende che i bambini preferiscano essere soli in famiglia perché si rendono conto di dover dividere con un intruso l'affetto e l'amore dei genitori. Il bambino si fa l'idea che tutte le coccole di mamma e papà saranno indirizzate non più a lui ma al nuovo nato: per questo richiederà subito più attenzione, specie in presenza del fratellino.
Potrà presentare atteggiamenti regressivi, come il succhiare il pollice, il fare pipì a letto, o la cacca addosso. Potrà anche avere sentimenti aggressivi sia a livello fisico, come il voler picchiare o allontanare il fratellino, sia a livello verbale con frasi tipo: "questo fratellino è brutto, mamma, portiamolo via e regaliamolo a qualcun altro".
A seconda dell'età del primo figlio e del momento in cui gli si parla del fratellino, verranno consigliati alcuni suggerimenti sul comportamento da tenere, che vi aiutino a superare questo frangente di scontro-confronto. Alcuni consigli serviranno per prevenire la gelosia, altri per aiutare il fratellino geloso a migliorare nel giro di pochi mesi.
Qualche consiglio per prevenire la gelosia
Durante la gravidanza
- preparate il primogenito al nuovo arrivo, ditegli che suo fratellino si trova nella pancia della mamma, dove crescerà per diventare grande, pronto poi a uscir fuori quando sarà ben formato, e che più avanti diventerà un ottimo compagno di giochi: Fatelo partecipe della situazione, fategli sentire i movimenti del nascituro dentro la pancia
- fategli sperimentare dal vero, se possibile, la situazione di avere in famiglia un fratellino, portandolo in una casa di amici che abbiano a loro volta due o più figli, di cui uno piccolo: potrà direttamente rendersi conto di come sarà la vita successivamente
- fatevi aiutare ad arredare la camera del futuro fratellino, in modo che il bambino capisca che ci saranno degli spostamenti, delle novità
- se col nuovo nato dovete fare degli spostamenti di letto, spostate qualche mese prima del parto il grande nella sua stanza definitiva o nel suo nuovo letto in modo che non si senta usurpare il posto dal nuovo nato
- cercate di non far coincidere l'inserimento alla scuola materna o al nido con la nascita del secondo figlio
- gratificatelo per i suoi comportamenti da grande, ditegli: "sono proprio contenta che sai mangiare da solo, senza capricci, che sai vestirti, che giochi per tuo conto"
- non pretendete che faccia progressi o arrivi a nuove conquiste, né stimolatelo sotto questo punto nel periodo precedente il parto. Lasciate prima che si abitui alla nuova situazione: questa è già una conquista!
- spiegategli che la mamma dovrà andare in ospedale per far nascere il fratellino e rimarrà via da casa qualche giorno; tranquillizzatelo del fatto che il papà o i nonni saranno invece con lui, e rimarranno a casa sua oppure sarà lui ad andare da loro
- comperate un libro adatto alla sua età che illustri come sta e come cresce il fratellino nella pancia di mamma e come si presenterà alla nascita
- sfogliate con lui l'album di famiglia e fategli vedere le fotografie di quando anche lui era piccolo, di pochi giorni.
All'ospedale
- permettete pure che venga a trovarvi in ospedale e che veda il nuovo nato, appena ve lo sentite e nel momento più indicato per le visite
- fategli sentire anche tutti i giorni la vostra voce, per telefono, in modo che capisca che gli volete bene e lo considerate
- se la mamma dovesse restare in ospedale per tanti giorni (per esempio a causa del taglio cesareo o per un ricovero in patologia neonatale del neonato), al papà corre l'obbligo di distrarlo e di trovare momenti di sicuro divertimento (portarlo dall'amico del cuore o farlo venire a casa a giocare, condurlo al cinema, giocare con lui in modo esclusivo).
Il ritorno a casa
- portategli, appena tornate dall'ospedale, un regalino da parte della nuova sorellina o fratellino
- cercate appena possibile di dedicarvi al bimbo più grande, approfittando dei momenti in cui il neonato dorme o affidandolo temporaneamente alle cure di qualche familiare
- chiedete alle persone in visita di dare attenzioni anche al fratello maggiore
- fategli aprire i regali destinati al nuovo nato: questo lo renderà partecipe ai festeggiamenti e si sentirà importante.
Nei primi mesi
- concedete al bambino più attenzioni e più coccole del solito. Fatelo sentire importante; giocate con lui, uscite anche di casa se potete, in sua compagnia, affidando temporaneamente il neonato al papà o ai nonni, ad amici, ad una baby-sitter. Se vostro figlio insiste nel voler giocare, proponetegli di continuare a divertirsi in compagnia di persone fidate
- fategli prendere confidenza con il fratellino nuovo: lasciateglielo toccare, potete anche farglielo prendere in braccio, solo però in vostra presenza, sotto il vostro controllo. Se il bambino è grandetto, dell'età scolare, potete fidarvi a lasciarlo tra le sue braccia
- cercate la sua collaborazione affidandogli delle mansioni da aiutante: per esempio, al momento del bagnetto, fatevi aiutare mandandolo a prendere il pannolino pulito, l'asciugamano, le salviettine usa e getta, il ciuccio
- invitatelo a giocare alla mamma che accudisce il fratellino: dategli un bambolotto e ditegli di imitarvi nel dare il biberon o nel fare il bagnetto
- ditegli che il fratellino piccolo gli è riconoscente, gli vuole bene: "guarda come è contento quando giochi con lui!", "ride appena ti vede!"
- cercate di coinvolgerlo anche quando allattate o vi dedicate al piccolo, raccontandogli una storia o parlandogli della sua giornata e dei suoi giochi
- accettate per normali alcuni comportamenti regressivi, come bagnare nuovamente il letto, balbettare, diventare timido, introverso: sono in genere transitori, destinati a sparire nel tempo. Non fate osservazioni o critiche
- intervenite immediatamente davanti a comportamenti francamente aggressivi. Ditegli: "non si fa del male ai piccoli"; "la mamma è molto scontenta per quello che hai tentato di fare". Mettetelo eventualmente in castigo per pochi minuti, ma non usate le maniere forti, come schiaffi o calci: potrebbe imparare ad usare lo stesso sistema nei confronti del fratellino. Nei primi mesi evitate di lasciarlo solo col fratellino
- se il bambino è abbastanza grande, invitatelo a esternare quello che pensa nei confronti del piccolo: esprimere le proprie frustrazioni risulta senz'altro un esercizio utile per allentare la tensione. Se è teso cercate di coccolarlo
- se non sa ancora parlar bene, utilizzate bambole o peluche per fargli esprimere la rabbia, ma anche la tenerezza: "questa bambola piange, coccoliamola un po"
- preoccupatevi e consultate il vostro pediatra se dopo 5-6 mesi il comportamento del bambino tende a rimanere regressivo.
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