gravidanza: corsi prepartoUn tempo, quando il parto era un fatto frequente nella vita di una donna e si svolgeva nell’ambito della famiglia, i corsi di preparazione al parto non esistevano: si partoriva in casa con l’aiuto della levatrice e della donna di famiglia.
In seguito la medicina si è “impossessata” della gravidanza e del parto riuscendo a garantire un’assistenza migliore alla partoriente in difficoltà e al neonato, con un’attenzione maggiore anche alle esigenze psicologiche della donna, dando al padre o ad un’altra persona cara la possibilità di essere presente in sala parto e lasciando alla madre la possibilità di occuparsi personalmente fin dall’inizio del bambino.

Perchè fare un corso di preparazione al parto?

Oggi i corsi di accompagnamento alla nascita utilizzano diverse tecniche, sempre però cercando di dare alla gestante informazioni sulla gravidanza, sul parto e sul neonato necessarie a vivere consapevolmente quel momento, di attenuare l’ansia, di insegnare a collaborare con il proprio corpo in modo che tutto si svolga nel modo più facile, più rapido e meno doloroso possibile.
Rappresentano anche una occasione d’incontro con le altre donne nella stessa situazione e per fornire al partner le informazioni e i consigli necessari perché possa essere il più vicino possibile alla futura mamma in ogni momento anche al parto.

Quando i corsi sono organizzati dall’ospedale dove si prevede di partorire, il personale ostetrico “presenta” alla gravida gli ambienti nei quali sarà ricoverata e assistita in modo di renderli meno estranei.

Normalmente i corsi vengono organizzati da Ospedali, consultori e da centri privati; sono di solito suddivisi una parte teorica e una parte pratica: quella teorica è svolta dal ginecologo, dall’ostetrica dal pediatra che danno informazioni sull’evoluzione della gravidanza, del travaglio, parto e puerperio, sulla fisiologia del neonato e sulle cure da prestargli alla nascita e nei primi giorni della sua vita.
La parte pratica utilizza diverse tecniche che insegnano a reagire nel modo più adatto alle varie fasi del travaglio e del parto alleviando sia la tensione fisica che quella emotiva, riducendo così parzialmente il dolore.

I due metodi di preparazione più utilizzati sono il RAT e Preparazione al parto attivo.

RAT - Training Autogeno Respiratorio

Questo metodo si basa su tecniche di autosuggestione e respirazione che servono ad abituare l’organismo a reagire nel modo più adatto a ogni fase del parto alleviando quindi la tensione sia fisica che emotiva.
Iniziano di solito al 7° mese di gravidanza e vengono praticati in gruppi, della durata di 1h con frequenza settimanale tenuti da ostetriche, psicologo e ginecologo.
Forniscono informazioni che servono ad affrontare senza ansia la nascita del bambino, insegnano le tecniche di rilassamento e le tecniche di respirazione e di controllo muscolare da attuare nelle varie fasi del parto. Per il travaglio viene insegnata una respirazione ampia e profonda da praticare quando iniziano le contrazioni.
Per la fase espulsiva si impara ad inspirare e a trattenere l’aria nei polmoni al momento della spinta e quindi a ritornare nel rilassamento più completo subito dopo respirando fino alla spinta successiva. Il dolore viene controllato grazie all’ allenamento e alla concentrazione che permette di tenere sotto controllo sia la tensione emotiva che quella fisica.

Preparazione al parto attivo

Il cosiddetto “parto attivo” praticato oggi solo in alcuni reparti, è il modo in cui ogni donna partorirebbe spontaneamente: significa stare in piedi, camminare sedersi, accovacciarsi e mettersi liberamente nella posizione preferita durante il travaglio. Vengono consigliati esercizi di stretching che consentono di recuperare l’intera gamma di movimenti dei muscoli delle articolazioni, vengono insegnati inoltre altre tecniche di rilassamento e di respirazione.
Iniziano di solito al 5° mese e proseguono fino al momento del parto: danno informazioni riguardanti la nascita, permettendo di chiarire dubbi e incertezze e affrontare con maggiore serenità questo periodo.

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