Il piccolo Riccardo segue l'allattamento misto: latte materno + latte artificiale. Come regolarsi per le quantità? Quante poppate, quanti biberon, che tempo di poppata, che quantità nel biberon. E quando alla poppata segue immediatamente il biberon?
L'allattamento misto è di difficile generalizzazione: si va da casi in cui l'aggiunta di latte artificiale non è necessaria ad altri in cui la quota di latte materno è talmente irrisoria che il bambino è praticamente allattato solo al biberon.
Essendo la gestione di questa alimentazione affidata quasi esclusivamente ai genitori, le regole debbono essere le più semplici e comprensibili possibili senza rendere il loro compito complicato.
La quantità totale di latte (materno + artificiale) che il bambino deve prendere in una giornata deve essere orientativamente calcolato in base al peso del bambino, secondo la seguente tabella:
Se pesa (gr.) | deve mangiare al giorno | numero di pasti |
3500 | gr 600-650 di latte | 100-110 x 6 volte al giorno |
4000 | gr 650-700 di latte | 110-120 x 6 volte al giorno |
4500 | gr 700-750 di latte | 120-130 x 6 volte al giorno |
5000 | gr 750-800 di latte | 130-150 x 5-6 volte al giorno |
Queste cifre debbono essere orientative e, se il bambino prende un po' meno alimento ma cresce a sufficienza, non va forzato; così pure se dimostra di volerne di più non va limitato eccessivamente. In genere sarebbe opportuno registrare, per 3-4 giorni, le quantità di latte materno assunto (non è facile ma ci si deve provare) per regolarsi su quanto latte liquido andrebbe aggiunto e preparare dei biberon già pronti per i due o tre pasti successivi.
In questo modo si può capitare che, in alcuni casi ed in alcuni orari, il latte materno sia quasi sufficiente, in altri necessiti di un supplemento non esagerato, in altri ancora cospicuo.
Facciamo l'esempio di un bambino che deve prendere, in base al suo peso, 120 gr di latte x 6 volte al giorno; la mamma sperimenta che al mattino, al seno, il bambino ha preso 110 grammi, poi al 2° e 3° pasto ne ha presi 90, al 4° e 5° ne ha presi 60 ed al 6° ne ha presi solo 40 con molta fatica e in 40 minuti. Possiamo dire che il pasto da 110 gr è sufficiente e, se il neonato è soddisfatto, non è necessario nessun supplemento. Ai pasti di 90 sarebbe necessario un supplemento di 30 grammi ma sarà bene darne un po' di più (40 per esempio) e lasciar scegliere al bambino. Ai pasti di 60 il supplemento dovrebbe essere di 60 grammi (60 materno + 60 liquido = 120). Il pasto della sera di 40 grammi è molto scarso e in questo caso, se la cosa si verifica con puntualità, alla stessa ora e con le stesse cifre, può essere deciso di non attaccare per niente al seno il bambino perché spesso fatica eccessivamente e potrebbe essere stanco dopo la poppata e non prendere il supplemento.
Il problema principale nell'allattamento misto è proprio questo. Il latte materno viene stimolato dalla suzione del bambino e più il bambino succhia e più la mamma produce latte: quindi, prima di prendere la decisione di far saltare una poppata al seno, debbono esserci motivi fondati. Infatti il latte materno, oltre al fattore nutritivo, ha il gran pregio di essere un latte "vivo" con fattori protettivi esclusivi di questo alimento (anticorpi, cellule ed altri elementi) per cui anche le piccole quantità hanno un valore importante.
Dall'altra parte c'è il fatto che, se la mamma non ha latte, il bambino, impegnato per 30-45 minuti e oltre in una poppata (magari per prendere 40 grammi al posto di 120), alla fine è spossato e si addormenta per poi risvegliarsi dopo un paio di ore con molta fame e molta stanchezza.
Allora all'inizio prevale la fame e prende 60 grammi di latte e poi prevale la stanchezza e si ferma ai 60-80, per poi creare le premesse per un successivo risveglio precoce e così via. Quindi, come regola principale, è consigliabile tenere impegnato il bambino non più di 20 minuti al seno e dare il supplemento relativo, evitando quegli inutili pasti di 45 minuti al seno per ottenere 50 grammi invece di 40.
Regole generali:
- valutare bene la situazione prima di sospendere una poppata: a volte i genitori credono che se il bambino salta una poppata al pasto successivo ne troverà di più e sbagliano. Io sono solito ripetere loro che il seno materno è diverso dal conto in banca e più si fanno prelievi e più il latte aumenta... diversamente dal conto in banca;
- non tenere attaccato al seno più di una ventina di minuti ed evitare quei pasti interminabili dove il neonato fatica il doppio ed ottiene pochissimo latte;
- per le quantità regolarsi con le cifre orientative di sopra, ma far partecipare il bambino alla scelta delle quantità e non lesinare quei 50-100 grammi giornalieri di più, se li prende volentieri;
- il problema degli orari che fa impazzire i genitori (spesso per colpa di noi pediatri) si può risolvere dicendo che il neonato nasce senza l'orologio, ma con il senso della fame e quindi adattiamoci al questo senso primordiale più importante ed aspettiamo prima di fargli timbrare il cartellino già da neonato.
Quindi se ha fame non fatelo piangere due ore perché il pediatra ha scritto sul cartellino che alle ore tot ... etc. etc. e tantomeno non interponete troppo tempo (una pesata rapida) tra seno e biberon.
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