Bambine che giocano sulla spiaggia

Bambine che giocano sulla spiaggia (dettaglio dell'opera)

L'arte ha molto privilegiato i soggetti marini, soffermandosi su paesaggi, tramonti o albe per quell'interesse che gli artisti hanno sempre dimostrato per i bruschi cambiamenti atmosferici. Ma dalla fine del 1700 le raffigurazioni artistiche ritraggono anche la vita di spiaggia, le persone che popolano la spiaggia, le nuovi abitudini sociali della aristocrazia e dell'alta borghesia.

Codice igienico dei bagni di mare del 1873

Se nuotatori, nuotate; se avete la vergogna di non saper nuotare, saltate, gavazzate, movetevi molto nell'acqua.

L'urto delle onde marine e il fremito della corrente di un fiume sono eccitanti della pelle, e riescono utilissimi ai sani; possono stancare i deboli e i convalescenti.

Lo sapevi che...

... il primo stabilimento balneare nacque a Trieste nel 1823: era galleggiante. A Viareggio nel 1825 fu costruito un casotto su palafitte con scalette per la discesa a mare e piccoli vani per consentire di spogliarsi e rivestirsi senza essere visti.

L'invenzione della spiaggia

Fu la medicina la vera molla che portò al cambiamento della società, verso la cultura dell'ombrellone. Così il mare e la spiaggia vennero vissuti come luoghi di cura per adulti e bambini malati. Soprattutto i bambini furono oggetto di studio a causa dell'alta mortalità infantile e delle condizioni igieniche precarie nelle quale vivevano.

Una leggenda

L'antica tradizione popolare di immergersi 7 volte nell'acqua del mare nella convinzione che l'acqua salata potesse avere poteri propiziatori sembra di origine celtica.

Un po' di letteratura

Le fate lo avevano trasformato in un bambino acquatico. Un bambino acquatico? Forse non avete mai sentito parlare di bambini d'acqua?

Un libro da leggere

Storia sociale dell'acqua.

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