L’attività motoria è un processo innato. Il movimento è già presente nel feto ed è espressione di buona salute. Dopo la nascita e nei primi mesi di vita i movimenti del bambino sono una risposta riflessa a uno stimolo che man mano lascia il posto ai movimenti volontari. I movimenti riflessi, in risposta al gioco iniziato dai genitori, sono la principale fonte di movimento in epoca precoce.
Verso la fine del primo anno il bambino comincia a camminare, affinando i movimenti e l’equilibrio.
All’età di 4-5 anni sa padroneggiare tutti gli schemi motori di base, come camminare, correre, saltare, afferrare, lanciare, rotolare, strisciare e arrampicarsi, che saranno fondamentali per una buona pratica motoria e sportiva negli anni futuri.
Quando si parla di attività motoria nei primi anni di vita non ci si riferisce all’attività sportiva.
Per essere pronti a praticare uno sport, infatti, di norma si aspettano i 6 anni.
Quanta e quale attività fisica è necessaria?
Tutta quella che il bambino vuole fare, e non bisogna essere esperti di movimento! Lascia che si arrampichi, corra, salti: sorveglialo perché non si metta in situazioni pericolose, ma non impedirgli di fare nuove conquiste. Non bloccarlo con troppi “no”, spesso dipendono solo dalla tua paura!
Proponi il movimento in più momenti della giornata, preferibilmente sotto forma di gioco e, se possibile, all’aria aperta, magari portando a passeggio il cane o facendo un giro in bicicletta o triciclo o monopattino.
È importante che il bambino esplori l’ambiente, raggiunga gli oggetti da conoscere, si sforzi, faccia i suoi errori e raggiunga le sue mete. Non sostituirti a lui, ma stimolalo in queste attività. Lascia che il bambino attraverso il gioco eserciti tutte le sue capacità di movimento.
Come promuovere l’attività fisica?
È fondamentale che i genitori e chi si prende cura dei bambini diano l’esempio. Non preoccuparti se suda e non continuare a raccomandargli di stare attento: correre, arrampicarsi, sudare, cadere sono tutte cose che fanno parte del suo “mestiere di bambino”!
Organizza il suo spazio in casa in modo tale che possa muoversi liberamente e senza pericoli anche nei giorni in cui è difficile stare all’aria aperta: già quando è molto piccolo puoi mettere un tappeto morbido in camera sua o in salotto, lasciando che si muova sopra in libertà.
Vedi anche lo schema allegato a questa scheda.
L’idea in più
In rete non mancano i siti che potranno fornirti ottimi spunti per giocare attivamente con il tuo bambino, sia all’aria aperta sia al chiuso.
Per esempio: www.giochiperbambini.org e www.ludens.it. Hai altri bambini più grandi e intraprendenti o ami particolarmente l’attività fisica?
Visita il sito www.uisp.it/nazionale, dove troverai suggerimenti per sport insoliti e giochi tradizionali.
Giochi tattici da fare col sorriso
Ti proponiamo dei “giochi tattici da fare con un sorriso” per qualunque fascia d’età, in modo da incentivare, promuovere e rendere il movimento una buona abitudine: fai apprezzare al tuo bimbo l’idea di stare all’aria aperta, così che non veda come una “fatica” una semplice passeggiata.
Cerca di dargli sempre stimoli diversi, associando il gioco a obiettivi, mete, “guinness dei primati”, ricordi speciali.
- Proponi periodicamente al tuo bambino gite fuori porta e, man mano che cresce, trasformale in occasioni per cercare castagne, sassi, foglie, conchiglie, fiori, bastoncini, insetti… tutti da collezionare, raccogliere, fotografare.
- Fai notare al tuo bimbo (magari pigro e poco entusiasta) sempre il lato positivo di quel che state facendo ed elogialo con espressioni come: “fammi sentire che muscoli ti stanno venendo”, “sei proprio in gamba”, “sono orgoglioso di te”, “vediamo di che cosa siamo capaci insieme”.
Le proposte di giochi e movimento, divise per fasce d’età
0-8 mesi:
- fagli afferrare un oggetto posto a terra davanti a lui e/o appeso sopra di lui (incoraggialo a guardare/allungarsi/afferrare);
- fallo rotolare su un telo posto a terra tirandone i lembi alternativamente;
- copri un giochino con un foulard, poi scoprilo pian piano; successivamente fai ripetere questa azione al tuo bimbo;
- verso i tre mesi, se ti è possibile, iscrivi il tuo cucciolo a un corso di acquaticità o semplicemente portalo in piscina: è un momento di gioco, di relazione e di coccole. Il bimbo, inoltre, avrà l’occasione di muoversi e sgambettare in un ambiente a lui molto familiare quale l’acqua!
8-15 mesi:
- proponi il gioco del cucù, anche usando semplici oggetti; in seguito potrai nascondere gli oggetti in giro per casa o in giardino e chiedere al tuo bimbo di ritrovarli;
- gioca con la musica: muoviti con il tuo bambino a ritmi diversi e proponigli di creare una piccola banda fatta di strumenti semplici come cucchiai, pentole e coperchi. Tu batti il ritmo per prima, poi chiedi a lui di fare lo stesso;
- dai piccoli e semplici comandi di cose da fare (prendi/porta/metti), sia dentro sia fuori casa, a seconda della stagione e delle tue possibilità;
- gioca a palla con il tuo bambino (lanciare/tirare/rimandare).
15 mesi - 3 anni:
- aggiungi più comandi alle tue proposte di gioco, come: “prendi quell’oggetto là in fondo e portalo qui”, “metti questo gioco nel cassetto e chiudilo” (così associ la stimolazione cognitiva al movimento);
- proponi delle gare di corsa (anche solo intorno alla casa);
- chiedigli di spingere/tirare/trasportare cose più o meno pesanti, sia giocattoli sia i comuni oggetti che hai in casa;
- balla insieme a lui utilizzando musiche diverse e organizzando gare e premiazioni;
- giocate a trasformarvi in animali che saltano, corrono, nuotano, strisciano...
- trovate strategie e modalità per arrampicarsi e saltare giù (ovviamente in sicurezza);
- sistema una “galleria di sedie” e invita il bambino a passarci sotto o di lato, prima con le macchinine e poi con i peluches.
3-6 anni (età pre-scolare e più):
- organizza gare di corsa cronometrando e registrando i tempi e segna i record da battere;
- quando cammini in strada con il tuo bambino, chiedigli di contare i passi, i gradini, i pali della luce, le vie, le panchine, le auto, le moto… il tutto per accendere in lui il gusto di camminare;
- rispolvera qualche gioco di movimento della tua infanzia, come: “un due tre, stella”, “mamma, quanti passi devo fare?”, “sacco pieno
- sacco vuoto”, “ruba bandiera”.
Scarica le schede PDF del progetto MiVoglioBene clicca qui
Altro su: "Progetto "MiVoglioBene": gioco e movimento"
- Entra in crisi se le si toccano i giocattoli
- A questa età è normale che se le toccano un giocattolo vada in crisi. I consigli della psicologa.
- Quali giochi per non annoiarla?
- Si annoia con i giochi per la sua età. I consigli dei giochi da proporre per non annoiarla.
- Play Therapy
- La Play Therapy è un'efficace forma di terapia per i bambini che si fonda sull'uso del gioco inteso come il mezzo espressione primaria.
- Vuole i giochi del fratello più piccolo
- Se non ottiene i giochi del fratello piange ed urla. Comprare doppi giochi non risolve il problema.
- Non sa giocare con gli altri bambini
- Anche se frequenta l'asilo nido, non sa giocare con gli altri bambini e preferisce stare con gli adulti.
- Non vuole che gli si tocchino i suoi giochi
- Quando mio figlio è in compagnia di altri bambini, non vuole che gli tocchino i suoi giochi. E' una situazione ricorrente nei bambini.