Ho una bimba di 27 mesi che tutte le volte che riceve in casa un qualsiasi bambino entra in crisi se le tocca i giocattoli o altre cose che ritiene sue. Si scatena così una reazione a catena che sfocia nel tipico tiremmolla: "E' mio, è mio!". Insomma i due bimbi si mettono a litigare. Credo si tratti di una normale fase di crescita, ma mi piacerebbe sapere cosa possono fare i genitori per evitare le crisi di pianto (litigio) dei due bimbi e come poter insegnare alla mia piccola a separarsi (seppur per poco) dalle sue cose, prestandole agli amichetti.
E' assolutamente normale che all'età di due anni i giochi e tutte le cose diventino motivo di litigio con chiunque tenti di appropriarsene. A questa età in nostro "io interiore" deve ancora formarsi e per "riconoscerci" abbiamo bisogno di molte cose fuori di noi. Quel lento e fondamentale processo di separazione tra sé ed il mondo è solo alla soglia ed ha bisogno di tutto il nostro aiuto di genitori e di educatori. Si tratta di favorire questa crescita rassicurando i nostri piccoli, offrendo loro occasioni di contenimento e proponendo insieme delle piccole sfide per diventare grandi.
Potrà allora, caro signore, dire alla sua piccola "prestiamo la palla a... solo per un minuto ed il tuo papà ti promette che poi... te la restituirà", oppure "prestiamo la bambola a... ma il tuo papà controlla che non la rompa"; "prestiamo" (prima persona plurale) per testimoniare che siamo insieme ed al contempo fuori di lei. I nostri bambini, in queste situazioni, non fanno capricci, ma vivono un vero e proprio travaglio interiore che non può essere evitato, perché serve a farli crescere, pur necessitando di un contenimento educativo.