Mio figlio di 15 mesi ha ingerito un oggetto metallico a forma di spillo con estremità arrotondate di circa due cm (ago di spazzola per capelli). Dopo un esame radiografico, l'oggetto è stato rilevato nella cavità gastrica. Mi è stato detto di attendere all'incirca 48 ore per rilevarlo nelle feci. In caso contrario, ripetere la lastra per una nuova localizzazione. Vi chiedo se ci sono rischi per il bambino. Se non viene espulso naturalmente, quali sono le metodiche per estrarlo manualmente? Cosa succede se si ferma nell'intestino?
L'ingestione di un corpo estraneo è relativamente frequente in quella fascia d'età in cui il bambino tende ad esplorare il mondo e nella maggioranza dei casi è priva di complicanze, sempre che l'oggetto ingerito non sia acuminato o non si arresti in esofago.
L'approccio a tale problema è diverso a seconda che il corpo estraneo sia radio-opaco o no, acuminato o no.
Nel suo caso l'oggetto è radio-opaco e non acuminato e pertanto l'attenta sorveglianza, come le è stato consigliato, è l'approccio corretto nell'attesa dell'espulsione spontanea. In questi casi non ci sono rischi e si osserva sempre l'espulsione perché l'oggetto ingerito è per sua natura non lesivo e si posizionerà in senso longitudinale non creando quindi un ostacolo al passaggio degli alimenti. Discorso diverso è se l'oggetto ingerito presenta un diametro elevato: in tal caso può trovare ostacolo al passaggio dallo stomaco all'intestino tenue e dall'intestino tenue al grosso intestino. Pertanto sarà necessaria una maggior sorveglianza e l'uso di farmaci che consentano il rilasciamento della muscolatura delle valvole nei distretti interessati.
Soltanto nei casi in cui il corpo estraneo resti localizzato in esofago è necessaria l'estrazione immediata per via endoscopica in relazione alla grave sintomatologia presentata. Analogo comportamento in caso d'ingestione di micro-pile: la loro composizione chimica non ha alcun influenza se il diametro è inferiore ai 12 mm. Nel caso in cui il diametro sia superiore ai 15 mm e la composizione sia d'ossido di mercurio, in relazione alla possibilità di rottura in stomaco o nell'intestino con la fuoriuscita dell'elemento, è indicata l'estrazione in endoscopia. L'ingestione di oggetti di grosse dimensioni o che possano procurare un rischio di perforazione deve essere attentamente valutata e va presa in considerazione l'estrazione endoscopica in tempi rapidi.
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