Mia figlia di due anni e sette mesi ha ingerito un dado esagonale M8 (misure: 12 x 15 x 5 mm). Dalla radiografia risulta essere nello stomaco. Vorrei sapere quanto tempo passerà prima che venga espulso. Vorrei inoltre sapere se fosse possibile verificare se il dado fosse ancora presente mediante ecografia.
Gentile signora, al momento della mia risposta penso che l'avventura di sua figlia sia ormai conclusa e penso in modo non traumatico. L'ingestione di un corpo estraneo è relativamente frequente in quella fascia d'età in cui il bambino tende ad esplorare il mondo e nella maggioranza dei casi è priva di complicanze, sempre che l'oggetto ingerito non sia acuminato o non si arresti in esofago. L'approccio a tale problema è diverso a seconda che il corpo estraneo sia radioopaco o no, acuminato o no.
Nel suo caso l'oggetto è radioopaco e non acuminato e pertanto l'attenta sorveglianza è l'approccio corretto nell'attesa dell'espulsione spontanea che avviene in tempi variabili dai tre ai 7-10 giorni. In questi casi non ci sono rischi e si osserva sempre l'espulsione perché l'oggetto ingerito è per sua natura non lesivo e si posizionerà in senso longitudinale non creando quindi un ostacolo al passaggio degli alimenti. Nel suo caso è possibile anche una valutazione ecografica.
Discorso diverso è se l'oggetto ingerito presenta un diametro elevato (> 15 mm); in tal caso può trovare ostacolo al passaggio dallo stomaco all'intestino tenue e dall'intestino tenue al grosso intestino. Pertanto sarà necessaria una maggior sorveglianza e l'uso di farmaci che consentano il rilasciamento della muscolatura delle valvole nei distretti interessati. Soltanto nei casi in cui il corpo estraneo resti localizzato in esofago è necessaria l'estrazione immediata per via endoscopica in relazione alla grave sintomatologia presentata. Analogo comportamento in caso d'ingestione di micropile: la loro composizione chimica non ha alcuna influenza se il diametro è inferiore ai 12 mm. Nel caso in cui il diametro sia superiore ai 15 mm e la composizione sia d'ossido di mercurio, in relazione alla possibilità di rottura in stomaco o nell'intestino con la fuoriuscita dell'elemento è indicata l'estrazione in endoscopia.
L'ingestione d'oggetti di grosse dimensioni o che possano procurare un rischio di perforazione deve essere attentamente valutata e presa in considerazione l'estrazione endoscopica in tempi rapidi.
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