Mio figlio ha sette anni e, un mese fa, all'improvviso si lamenta di forti dolori all'anca sinistra. Da ecografia si rileva versamento di liquido sinoviale che pure, anche ora, risulta da ecografie. Ora ipotizzano il morbo di Perthes e si stanno facendo esami per eventualmente escludere questo morbo. La mia domanda è la seguente: se fosse il morbo di Perthes a che problemi andrà incontro il mio bambino? Saranno problemi risolvibili?
Il versamento all'anca rilevato dalle ecografie non è di per sé patognomonico (N.d.R.: in grado di permettere una diagnosi sicura di una malattia) di malattia di Perthes. La gran parte delle malattie che colpiscono le anche in età infantile hanno un esordio con una sinovite (N.d.R.: infiammazione della membrana che ricopre i capi ossei delle articolazioni). Fortunatamente la maggior parte delle sinoviti dell'anca sono transitorie e guariscono nell'arco di 7-10 giorni. Ma proprio perché qualsiasi malattia dell'anca ha un esordio con una infiammazione bisogna essere certi che tale infiammazione si risolva nel periodo di tempo citato, diversamente potrebbe essere l'esordio di un problema più serio.
Nel sospetto di un malattia di Perthes, una radiografia del bacino eseguita in due proiezioni (e non una sola come di solito avviene) è, nella stragrande maggioranza dei casi, più che sufficiente per porre la diagnosi di certezza. In alcuni casi, qualora permanga il dubbio, una Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) elimina le residue, eventuali incertezze.
La malattia di Legg-Perthes-Calvè (dal nome dei tre autori che per primi la identificarono come entità nosologica), colpisce le anche dei bambini, di solito tra i 3-4 anni e gli 8-9 (ma può manifestarsi sia prima che dopo le età indicate) ed è una malattia molto seria che a tutt'oggi rappresenta ancora uno dei misteri della medicina. I maschi vengono colpiti maggiormente rispetto alle femmine. La causa è dovuta a una sofferenza vascolare a carico della testa del femore che andrà così incontro ad una progressiva necrosi con conseguente deformazione. Perché tutto ciò avvenga e perché alcuni soggetti ne siano affetti non è ancora, a tutt'oggi, stato scoperto. Molte sono state le teorie proposte ma nessuna ha avuto una conferma scientifica. Pertanto non siamo in grado, come medici, di prevenire il problema. Il morbo di Perthes, inoltre, ha una durata media di tre anni in cui, come abbiamo detto, la testa del femore entra in sofferenza, si distrugge e quindi spontaneamente si riforma.
Le conseguenze a cui va incontro un bambino colpito dal morbo sono variabili, ma sicuramente significative per la vita adulta. Durante la fase florida della malattia il dolore e l'impotenza funzionale vanno monitorati attentamente e dominati con l'utilizzo di farmaci (quando necessari) e fisioterapia (per mantenere quanto più integro il movimento, vera cardine del trattamento). Una volta che la malattia è conclamata, è in parte prevedibile il destino dell'anca sulla base delle caratteristiche radiografiche presenti. Quando la malattia "guarisce" è a quel punto che si potrà essere più precisi riguardo al futuro di quell'anca. Una classificazione radiografica ci potrà predire quali alterazioni sono esitate e quali possibili conseguenze a breve e lungo termine potrebbero esserci. Giova ricordare, purtroppo, che la malattia è sempre altamente predisponente ad un'artrosi precoce dell'anca in età adulta (40-50 anni).
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- Malattia di Perthes
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