La mia bambina di nove anni da oltre tre anni "cavalca" e salta gli ostacoli e, da quest'anno, hanno deciso di prepararla per i concorsi. Io sono molto preoccupata: mi sembrano troppe ore e ho paura che l'equitazione possa "sformare" il corpo della bambina facendo diventare la parte del bacino comprese le cosce troppo grosse. Mi aiutate a capire? Andrà 3/4 volte alla settimana per due o tre ore.
L'attività motoria e sportiva, in età evolutiva, ha come obiettivi prioritari lo sviluppo dell'intera personalità del bambino nel rispetto e nella promozione della salute. Affinché si realizzi tale finalità, è necessario che: la scelta della pratica motoria sia di gradimento della piccola atleta (l'unica preposta alla scelta della propria pratica sportiva), che il livello di difficoltà presentato dalla pratica motoria stessa sia adeguato alle capacità di apprendimento (a quest'età la capacità di apprendimento motorio raggiunge livelli elevati, pertanto risulta più semplice appropriarsi e perfezionare le tecniche sportive speciali nello sport diventato dominante o perché quello preferito o perché quello nel quale si hanno attitudini che permettono di creare una base psicomotoria per la successiva piena realizzazione delle tecniche apprese), che il carico fisico rispetti il grado di sviluppo degli organi, apparati e funzioni chiamati in causa ovvero, nel caso specifico dell'equitazione, la postura della colonna vertebrale, lo sviluppo muscolo scheletrico degli arti inferiori (caratteristica principale di questo periodo di crescita è il maggior sviluppo degli arti inferiori rispetto al corpo).
Pertanto è difficile dare un giudizio a priori sul parametro del volume dell'allenamento: ciò che è importante è che questo sia adattato, con opportune valutazioni, alle condizioni psicofisiche e auxologiche della bambina. Il rischio paventato dello sviluppo eccessivo della muscolatura delle cosce credo non sia da prendere in considerazione in quanto gli stimoli muscolari conseguenti alla pratica specifica dello sport indicato non sono tali, per intensità e durata, da indurre un preoccupante sviluppo della massa muscolare: è importante ricordare tuttavia che l'intensità deve essere sempre correlata, in particolare a quest'età, con la velocità di esecuzione, per evitare in maniera troppo specifica e unidirezionale lo sviluppo di un certo tipo di forza e stimolo muscolare. Infine ritengo importante sottolineare, per la valutazione del rapporto tempo di allenamento settimanale/sviluppo puberale e salute, che bisogna accertarsi delle competenze degli istruttori (sul piano biologico, auxologico, fisiologico e metabolico) al fine di evitare interferenze negative tra la crescita puberale e l'attività fisica.