Avrei bisogno di un consiglio riguardo ad un episodio che si e' verificato ieri sera e che mi ha spaventato molto. Mia figlia di 3 anni 1/2 si è strozzata con il prosciutto crudo: dopo essere diventata rossa e viola in viso è riuscita finalmente a sputare il filo di prosciutto che non riusciva ad inghiottire. In questi casi come bisogna affrontare l'emergenza? Io mi sono fatta prendere dal panico.
Gentile Signora, sua figlia ha presentato un episodio di soffocamento, ossia un'ostruzione delle alte vie aeree, completa o sub-totale, da parte di un corpo estraneo, solido o liquido, con improvvisa difficoltà della respirazione accompagnata da variazione del colorito cutaneo (cianosi).
Se il corpo estraneo è di grandi dimensioni può portare a morte per asfissia, in assenza di un immediato intervento che può richiedere anche un'apertura, attraverso un'incisione, della parete anteriore della trachea per permettere il passaggio dell'aria nei polmoni (tracheostomia), se il corpo estraneo è sceso in sede sotto-glottica.
Quanto è accaduto alla sua bambina è un evento abbastanza frequente con quel tipo di cibo: infatti il prosciutto crudo, per sua caratteristica, presenta una notevole disidratazione delle fibre carnee che, al contatto con la saliva, si idratano e aumentano di volume diventando per un bambino un bolo alimentare di una certa grandezza con relativa impossibilità alla deglutizione.
Gli eventuali filamenti di grasso presenti diventano collosi e pertanto restare adesi alla parente posteriore del faringe con impossibilità alla deglutizione. Pertanto è necessaria estrema cura con questi cibi cercando di "sgrassarli" totalmente e occorre presentare il piatto al bambino con piccoli pezzi.
Queste avvertenze valgono per tutti i cibi e in particolar modo per i bambini che possano presentare un aumento di volume della tonsille in quanto esse già di per sé ostruiscono il cavo faringeo con possibile difficoltà alla deglutizione.
Le riporto di seguito i concetti generali, già oggetto di un'altra risposta sul soffocamento, per conoscenza personale anche se, nel caso da lei descritto, l'estrazione manuale dalla cavità orale del pezzo di cibo è largamente sufficiente. Considerata l'urgenza per un genitore che assista ad un evento di soffocamento è necessario sapere come comportarsi in quanto un intervento immediato corretto può essere salva-vita.
L'eliminazione di un corpo estraneo dalle prime vie aeree può essere tentata in modalità diverse secondo l'età e la supposta sede:
A) estrazione manuale dal cavo orale se l'ostruzione è presente in tale sede;
B) dando alcuni colpi con il palmo della propria mano sulla schiena del bambino, in piedi o sdraiato o posto a testa in giù sulle proprie ginocchia (se piccolo), o sul proprio avambraccio se è un lattante. Questa manovra è efficace in caso di corpo estraneo poco profondo nelle vie aeree o se si tratta di liquidi;
C) ricorrendo alla manovra di Heimlich, che consiste nell'effettuare 6-10 compressioni successive in sede epigastrica (N.d.R.: nella regione addominale situata al di sopra dell'ombelico e corrispondente all'incirca allo stomaco), con le due mani unite appena sotto lo sterno. Questa compressione aumenta la pressione endotoracica e scatena la tosse con espulsione di aria e del corpo estraneo. Tale manovra deve essere praticata con il bambino in piedi, abbracciandolo da dietro (abbraccio salva-vita) oppure inginocchiandosi a fianco del bambino sdraiato supino su una superficie rigida (pavimento o tavolo). Questa manovra non va eseguita con un bambino di età inferiore ad un anno.
Tali manovre d'emergenza possono essere risolutive in molte circostanze. In caso di insuccesso o di parziale miglioramento il bambino deve essere trasportato al Pronto Soccorso con mezzi personali o chiedendo l'intervento del 118 con medico-rianimatore presente in ambulanza.
Resta valido il concetto basilare della prevenzione che consiste nel porre una scrupolosa attenzione nella sorveglianza del bambino e dell'ambiente in cui egli vive e si muove, cercando di prevedere i possibili pericoli: non lasciare per la casa oggetti di dimensioni tali che possano essere inalati o ingoiati (giocattoli smontabili) o somministrare alimenti che possono essere pericolosi (noccioline o caramelle) nei primi tre-quattro anni di vita.
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