In una recente visita oculistica è stata riscontrata a mia figlia di 4 anni una ipermetropia. L'oculista ha consigliato, per una migliore determinazione sul grado di ipermetropismo, di utilizzare Atropina (gocce) per 5 giorni di seguito prima della visita approfondita. Tale pratica mi è stata sconsigliata da un optometrista. Qual è il vostro parere in merito?
Consiglio di seguire il buon senso. L'optometrista è una figura ancora non chiara da un punto di vista giuridico (non è riconosciuta in Italia se non da scuole regionali... non sempre limpide), che può gestire la refrazione di un adulto, ma mai di un bambino, perché spesso nei bambini è opportuno instillare cicloplegici (cioè farmaci che agiscono sulla messa a fuoco dell'occhio: atropina, tropicamide ciclopentolato), pratica non consentita a chi non è medico.
Sono perplesso in genere sulla necessità di instillare atropina in tutti i sospetti ipermetropi, tantomeno per 5 giorni. Si tratta di un farmaco che ha spesso effetti secondari ed invalida per lungo tempo. Una buona cicloplegia con ciclopentolato è quello che io preferisco. Provi a discutere delle sue perplessità con il suo pediatra, magari mostrandogli il mio messaggio, che sono sicuro vorrà, peraltro, mantenere riservato.