Ho un bambino di cinque anni e mezzo, allergico alle graminacee e agli acari. Gli è stata prescritta una cura con [nome commerciale del Chetotifene] e [nome commerciale del Montelukast ]. Vorrei sapere qualcosa sugli antileucotrenici e se possono sostituire i cortisonici.
Gli antileucotrienici sono una nuova famiglia di farmaci antiinfiammatori specifici per l'infiammazione delle vie respiratorie di tipo allergico. Sono farmaci molto selettivi che hanno il potere di bloccare, a differenza dei cortisonici, solo ed esclusivamente l'infiammazione allergica.
Questa proprietà li rende molto maneggevoli e sicuri; inoltre si stanno dimostrando di indubbia efficacia clinica attraverso vari studi già effettuati. Al momento però la loro indicazione in pediatria è limitata all'asma da sforzo fisico ed a quei pazienti che non reagiscono con un miglioramento clinico alle dosi usuali di cortisonici per via topica (aerosol o spray). Si raccomanda, in questi ultimi pazienti, di non abbandonare la terapia cortisonica in atto, ma di abbinare l'antileucotrienico, in modo da ottenere il massimo effetto terapeutico. La componente infiammatoria allergica è, al momento, ritenuta la principale causa dell'asma bronchiale, ma non è la sola, essendo necessaria, per scatenarne i sintomi, anche la presenza dell'’iperreattività bronchiale (eccesso di contrazione muscolare dei bronchi in risposta a vari stimoli).
Si è visto che, data l'alta selettività di azione, gli antileucotrienici agiscono molto bene sulla componente infiammatoria, ma meno bene sull'iperreattività: da qui il consiglio di usarli in abbinamento ai cortisonici topici, che invece hanno un'ottima efficacia su tutte e due le componenti (infiammazione allergica ed iperreattività).