Mio figlio Matteo, di 8 mesi e mezzo è stato sottoposto oggi, alla ASL, al Boel Test, ed è risultato "rivedibile": agli stimoli sonori ha risposto sempre, ed in particolar modo dall’orecchio destro, con un certo ritardo; a parte il fatto che ci è stato suggerito di farlo visitare per accertare che non abbia in corso un raffreddore o un otite, è capitato che allo stimolo non del campanellino ma di un sacchetto di cellophane stropicciato Matteo ha risposto immediatamente, per cui la dottoressa ci ha detto che, a meno di qualche cosa di momentaneo (sonno, ecc.) potrebbe avere qualche ritardo nella attenzione uditiva. Che cosa vuole dire, e che cosa implicherebbe sullo sviluppo di Matteo?

Il Boel test è un test comportamentale in grado di fornire informazioni non solo sull’udito del bambino, ma anche sulle sue capacità uditiva e motoria. Il termine "Boel" è un acronimo derivante da una frase in lingua svedese, il cui significato in italiano è "orientamento dello sguardo dopo stimolo sonoro".

L’età ideale per l’esecuzione va dai 7 ai 9 mesi, che nel neonato pretermine vanno calcolati a partire dalle 40 settimane postconcezionali. Si richiede solo un ambiente il più possibile tranquillo.

L’attrezzatura utilizzata è molto semplice: un bastoncino rosso (gripper) e due anelli ruotanti concentrici (spinner), per attirare l’attenzione visiva; due coppie di campanelli d’argento (balls e bells) che emettono suoni di frequenza compresa tra 4.000 e 12.500 Hz e di intensità non superiore a 45 decibel a 20 cm dalla fonte sonora.

Le modalità di esecuzione sono le seguenti:

  • il bambino è seduto sulle ginocchia della madre;
  • gli viene mostrato il gripper o lo spinner;
  • quando l’attenzione visiva è stata catturata, il gripper viene spostato sui piani orizzontali e verticali;
  • si valutano in tal modo l’attenzione uditiva e i movimenti oculari;
  • si lascia che il bambino afferri il gripper e lo porti eventualmente alla bocca;
  • quindi lo si riprende, muovendolo sul piano orizzontale nella direzione opposta all’orecchio che si vuole esaminare;
  • si porta la coppia di campanellini dal lato opposto alla direzione dello sguardo, a 20 cm dall’orecchio, e li si fa suonare, uno alla volta, con un dito;
  • ad ogni stimolazione, normalmente, il bambino interromperà il contatto visivo per girare il capo verso il suono;
  • dopo un congruo intervallo di tempo, nel corso del quale l’attenzione del bambino è nuovamente catturata dal gripper, l’esame viene ripetuto dall’altro lato;
  • se il bambino non risponde allo stimolo sonoro, il test viene ripetuto dopo 1 settimana;
  • se il test risulta ancora anormale, occorre eseguire una valutazione audiologica più approfondita.

Punti critici del test, correlati con l’esperienza dell’esaminatore, sono:

  • l’attenzione ai movimenti maldestri che possono distrarre il bambino;
  • la relativa velocità del test, che deve essere somministrato al massimo in 10 minuti;
  • la capacità di mantenere alta l’attenzione del bambino per tutta la durata dell’esame.

Nel caso di suo figlio è perciò necessaria una ripetizione del Boel test prima di trarre conclusioni affrettate.

Altro su: "Boel-test"

Non parla ancora
Ritardo del linguaggio? A due anni non parla ancora, mentre dovrebbe già utilizzare parole o piccole frasi per comunicare.
Boel-test: perchè il Pediatra gli suona i campanellini?
Il Boel-test sembra un gioco ed invece fornisce importanti indicazioni riguardanti i danni più o meno gravi dell'udito.
Sordità
I bambini la cui sordità viene identificata immediatamente possono apprendere in maniera del tutto paragonabile ai bambi con un udito normale.
Ha catarro nelle orecchie e ci sente poco
L'otite media secretiva è caratterizzato dalla formazione nella cassa del timpano di un versamento siero-mucoso o muco-gelatinoso.
Meningite e difetto dell'udito
La meningite è una grave infezione che colpisce il sistema nervoso centrale e che può essere causata da molti germi diversi.
Diagnosi precoce di sordità
La sordità può essere dovuta a sindromi congenite e malformazioni o anomalie del cranio o del volto, a malattie virali e batteriche del neonato o della madre.