La pediatra mi ha consigliato di somministrare al mio bambino a partire dai tre mesi del ferro in gocce. Fin dal primo giorno ho faticato non poco a fargliele prendere con il risultato che erano pi quelle che sputava che quelle che in realtà prendeva (ho provato in tutti i modi). Parlando con l'ostetrica che ha tenuto il corso pre-parto e in seguito il corso di massaggio per il bambino (che peraltro consiglio a tutte le mamme) mi ha detto che non necessario somministrare il ferro al bimbo, ma basta che io segua una dieta bilanciata e che siccome allatto al seno tutto ciò di cui il bambino ha bisogno lo prende dal mio latte. A chi dare retta?
Il ferro è un componente importante dell'emoglobina, una sostanza presente nei globuli rossi e che ha la funzione di trasportare l'ossigeno a tutti i tessuti. Se l'organismo manca di ferro, si verifica una riduzione dell'emoglobina e si realizza un'anemia, definita appunto da carenza di ferro. Nel lattante il fabbisogno di ferro è assai elevato a causa della sua rapida crescita in statura e in peso, che è a sua volta proporzionale all'accrescimento della sua massa sanguigna. La quota di ferro che ogni neonato possiede alla nascita ha una grande importanza e condiziona l'efficienza dell'eritropoiesi (cioè del processo di formazione dei globuli rossi) per tutto il primo biennio di vita.
La quantità di tale scorta è proporzionale alla durata della gravidanza e pertanto il bambino che nasce prematuro, se non adeguatamente trattato, andrà certamente incontro ad uno stato di carenza. In linea generale si può affermare che nei neonati che presentano un basso peso alla nascita e nei prematuri, il fabbisogno di ferro è più elevato che nei nati a termine e pertanto è sicuramente indicata una supplementazione, che va iniziata intorno al 3° mese di vita (quando ormai le riserve si sono esaurite), somministrando preparati a base di ferro per via orale. Nel bambino nato a termine, con un normale ritmo accrescitivo, la profilassi non è invece indicata. L'allattamento al seno protratto fino al 5°-6° mese di vita è la migliore prevenzione dell'anemia ferro-carenziale, in quanto garantisce un apporto di ferro e soprattutto una sua utilizzazione superiore a quella di tutti gli altri alimenti.
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