Ho una bimba di quasi tre anni e la sua pediatra, a causa di otiti recidivanti, mi ha consigliato di fare il nuovo vaccino anti-pneumococco. Vorrei sapere quali sono i rischi e se ne vale la pena.
Il vaccino anti-pneumococco in questione è un vaccino cosiddetto coniugato (il polisaccaride estratto dal germe ucciso è coniugato ad una altra proteina). È attivo anche in età inferiori ai cinque anni per cui viene particolarmente consigliato per la prevenzione di patologie importanti, invasive come la sepsi o setticemia, oppure come la meningite e la polmonite da pneumococco. In particolare il vaccino viene detto eptavalente perché in realtà è efficace solo contro sette sierogruppi di pneumococco che sono in gran parte i responsabili delle patologie precedentemente citate.
La vaccinazione è fortemente raccomandata nei bambini al di sotto di cinque anni ad alto rischio di malattia invasiva da pneumococco (infezione da HIV, drepanocitosi, assenza della milza congenita o acquisita, deficienza immunitaria, malattie cardiache con insufficienza cardiaca, malattie croniche polmonari, insufficienza renale, malattie associate a terapia immunosoppressiva e radiante, diabete), ma viene consigliata anche nei bambini che frequentano comunità (asili nido, scuole materne, ecc.) ed anche in coloro che hanno una storia di otite media ricorrente un anno prima della vaccinazione.
Infatti si è osservato che questo tipo di vaccino antipneumococcico è capace di indurre, a livello delle mucose, la presenza di cellule in grado di produrre anticorpi specifici; questo è importante in quanto le mucose sono la prima via di difesa contro gli pneumococchi che raggiungono le vie aeree superiori e sono quindi particolarmente utili nella prevenzione di otiti medie.
Ovviamente bisogna dire che non tutte le otiti medie sono dovute allo pneumococco, ma è stata notata una riduzione del 5.8% degli episodi di otite media acuta (OMA), dell'8.2% delle visite per OMA, del 24.9% nell'inserzione di un tubino timpanostomico in coloro che sono stati sottoposti a questa vaccinazione.
Si può concludere che, in assenza di controindicazioni alla vaccinazione e considerati gli scarsi effetti collaterali, può valere la pena di vaccinare anche quei bambini che abbiano una storia di otiti medie ricorrenti, riducendo così il ricorso alla terapia antibiotica. Gli effetti collaterali segnalati locali (dolore tumefazione e arrossamento in sede di iniezione) e generali (febbre moderata, irritabilità, mialgie) sono di scarsa importanza; non sono segnalate reazioni gravi.
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