Vorrei sapere per favore come si manifesta la salmonella e come si curano i sintomi.

L'espressione "prendere una salmonella" significa che il bambino ha preso una gastroenterite batterica da salmonelle minori (si esclude cioè, per esempio, la salmonella del Tifo). Si manifesta per lo più con insorgenza acuta caratterizzata da vomito e scariche diarroiche contenenti muco (catarro), spesso con striature di sangue e colorito verdastro. Sovente nella fase acuta è presente febbre che può essere anche alta. Le infezioni da salmonella possono essere più o meno gravi e andare da forme senza febbre, con poche scariche e alcuni episodi di vomito, a forme con moltissime scariche e vomiti giornalieri, con febbre elevata e presenza di sintomi extraintestinali che possono dare una grave sintomatologia (soprattutto nei bambini sotto l'anno di vita).

Nella fase acuta il trattamento, nella gran parte dei casi, consiste in misure dietetiche consistenti in soluzioni reidratanti orali (in commercio ve ne sono vari tipi) che servono per ridare al bambino l'acqua ed i sali che perde con il vomito e la diarrea, e diminuzione nelle prime 12-24 ore degli alimenti che il bambino comunemente assume, ma a questo ci pensa da solo il bambino che riduce spontaneamente la quantità di cibo.
Le soluzioni reidratanti orali sono delle bustine di sali e zuccheri, da sciogliere in precise quantità di acqua, da far bere al bambino nelle prime fasi della malattia. Una sospensione di 12-24 ore del latte può essere utile (non il latte materno che invece può essere continuato).
Utili pure i fermenti lattici, meglio se nell'attuale moderna versione di "probiotici", quali "antagonisti buoni" della colonizzazione dell'intestino: si sviluppano e tolgono spazio ai germi "cattivi". Nella gran parte dei casi, pur essendo una forma batterica ed essendoci degli antibiotici in grado di uccidere il germe, non si debbono fare cure antibiotiche perché non accorciano i tempi di malattia e spesso allungano i tempi di persistenza delle salmonelle nelle feci (coprocoltura positiva) che possono persistere, con il bambino in perfetta salute, anche dei mesi.

L’ospedalizzazione e l'uso di antibiotici è necessaria per lo più in casi gravi (con sintomi extraintestinali) e in bambini piccoli (sotto l'anno), in cui spesso si deve ricorrere ad antibioticoterapia e a somministrazione di soluzioni reidratanti per via endovenosa. Secondo il miglioramento (diminuzione dei vomiti e delle scariche) si potrà effettuare la reintroduzione del latte (poco all'inizio) ed aumentare le quantità di latte e degli altri cibi nei giorni successivi, in base allo stato del bambino e all'andamento dei sintomi gastrointestinali.

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