Sono la mamma di un bambino di due anni e quattro mesi al quale è stato diagnosticato da qualche giorno un idrocele sinistro; mi è stato consigliato l'intervento chirurgico, perchè data l' età in cui si è verificato è difficile che il canaletto possa richiudersi da solo. Ho già letto diverse informazioni in una precedente lettera. Volevo sapere, in più rispetto alle informazioni che già avete fornito, in cosa consiste l' intervento, quanti giorni di degenza sono previsti e se l' età di mio figlio è giusta per sostenere l'operazione, giacchè è in anestesia totale.
L'idrocele in età pediatrica deve essere considerato una "malattia a tempo": il "canaletto", che si chiama dotto peritoneo-vaginale, dopo aver consentito la migrazione del testicolo dalla cavità addominale alla borsa scrotale dovrebbe essere già chiuso alla nascita. In molti casi invece la apertura del dotto persiste anche dopo la nascita ed il processo di chiusura si conclude in epoca post-natale. Nell'intervallo che precede la chiusura si verifica "l'idrocele", cioè una raccolta di liquido peritoneale nella sacca scrotale.
Fino a che età ci si può aspettare la chiusura del dotto? Nella nostra pratica clinica, noi non operiamo mai nel primo anno di vita (a parte qualche eccezione che potremo trattare un'altra volta). Nel secondo anno di vita, l'indicazione chirurgica dipende molto dalla importanza dell'idrocele (ovvero dalla valutazione delle dimensioni dello scroto, quindi dalla quantità di liquido endoscrotale e dalla tensione dell'idrocele). Più l'idrocele è di grosse dimensioni, maggiore è la probabilità che il dotto sia ampio, quindi minore è la possibilità di una sua chiusura spontanea. Nel terzo anno di vita l'indicazione chirurgica diventa ormai la terapia di scelta (a parte poche eccezioni).
Mi sembra quindi che il bambino di 2 anni e 4 mesi si trovi già nella fascia d'età in cui è improbabile aspettarsi la chiusura del dotto e pertanto l'indicazione chirurgica è corretta. A questo punto è facile comprendere l'intervento: il chirurgo pediatrico isola il dotto, lo "chiude" con un filo riassorbibile e lo seziona in vicinanza della sua origine. Tutto qui.
I tempi di degenza? Posso riferire sul nostro comportamento: 1° giorno: accertamenti strumentali e valutazione anestesiologica; 2° giorno: intervento 3° giorno: dimissione. Visita di controllo in 10° giornata con asportazione della sutura intradermica.
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