Per una malformazione congenita consistente in alluce varo mio figlio di quattro mesi deve essere operato, chiaramente prima dell'età dei primi passi. Al momento è seguito da due strutture sanitarie nelle quali ripongo assoluta fiducia, che mi hanno rassicurato allo stesso modo dandomi però tempistiche di intervento diverse: chi sostiene la necessità di un intervento a breve e chi preferirebbe invece aspettare il più possibile ed arrivare a ridosso dell'età dei primi passi. Sto chiedendo a specialisti la loro opinione e vorrei se possibile avere anche il vs. parere. Vorrei capire se le tempistiche sono dettate da esigenze di calendario per la sala operatoria o se ci sono altri fattori che influenzino la risposta. Il bambino ha sostenuto tutti i test pre-operatori ed è tutto nella norma.
L' alluce varo è un'affezione spesso associata ad anomalie scheletriche e comunque vi è sempre una deformità del primo raggio che determina una oggettiva difficoltà nel calzare le scarpe.
Alla deviazione in varo del primo dito spesso si associa anche un aumento dello spazio interdigitale e un aumento del varismo della articolazione metatarso-falangea. Malattie di modesta entità possono anche non richiedere una correzione chirurgica.
E' fondamentale studiare l'affezione prima di formulare una strategia chirurgica onde escludere anomalie associate ove talvolta la radiografia può non essere sufficiente.
Detto questo l'affezione può venire operata dagli 8-9 mesi in poi. Molti chirurghi preferiscono approcciare il problema non prima dei 12 mesi in quanto è più facile per il chirurgo,e più conveniente per il paziente, avere a che fare con strutture più grandi e con una maggiore capacità di correzione legata all'ancorarsi a strutture ossee e legamentose più robuste.
Cosa che credo fondamentale non è l'età a cui viene eseguito l'intervento (spesso bisogna saper resistere alle pressioni dei genitori che vorrebbero subito risolvere la deformità) ma come l'intervento viene eseguito.
Una buona pianificazione e una buona esecuzione mette al riparo da eventuali insuccessi e recidive e, proprio in questo senso, è meglio ritardare l' intervento di qualche mese in nome di una buona riuscita.
Altro non saprei che dire visto che le informazioni fornitemi nel suo caso sono insufficienti per formulare una risposta più dettagliata.
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