Sono il papà di una bambina di tre anni la quale soffre molto spesso di stitichezza. Devo ricorrere spesso all'uso delle perette. Oltre all'alimentazione, cosa mi consigliate di fare?

La stitichezza (stipsi, con termine medico) consiste nella difficoltà alla emissione delle feci: ciò spesso, ma non necessariamente, significa emissione di feci dure, dolore alla evacuazione o diminuzione della frequenza delle evacuazioni (rispetto al ritmo abituale del bambino, in quanto in assoluto può essere normale evacuare diverse volte al giorno per alcuni o una volta ogni 3-4 giorni per altri).

Frequentemente, l'emissione delle feci si accompagna a piccole perdite di sangue rosso vivo; se poi si formano piccoli tagli all'ano (ragadi), il dolore fa si che il bambino trattenga ulteriormente la scarica. Se l'accumulo di feci dura da tempo (magari senza che i genitori se ne accorgano), può succedere che il bambino, pur trattenendo, sporchi le mutandine (encopresi o incontinenza paradossa). Visitando il bambino che da tempo soffre di stipsi si trovano spesso ammassi di feci nella parte inferiore dell'addome e meteorismo.

Ad eccezione di alcune malattie (rare), le cause di stitichezza si possono riassumere in due gruppi: la stipsi da squilibri alimentari (carenza di fibre, eccesso di latte); la stipsi da ritenzione volontaria (il bambino che si rifiuta di farla).

Che cosa fare in caso di stitichezza?

Adottare, per quanto possibile, una alimentazione ricca di fibre (verdure verdi, cereali integrali) e di liquidi; istituire una corretta abitudine alla toilette, insegnando al bambino a regolarizzare gli orari (tutte le sere dopo cena, per sfruttare lo stimolo del pasto senza la fretta che tutti abbiamo al mattino), in ambiente comodo e non disturbato; tenere sempre un atteggiamento costruttivo, comprensivo, assolutamente non punitivo; utilizzare, se necessario, prodotti che rendono le feci meno dure (lattulosio, olio di vaselina), da assumere tutti i giorni per qualche settimana o mese, regolando la dose sul risultato; utilizzare i clisteri solo occasionalmente, quando le feci dure già formate vanno rimosse.

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