Mia figlia ha due anni e mezzo, è molto socievole e sta volentieri con tutti. Questo però diventa un problema quando si affida senza paura anche a persone che non conosce. Non si spaventa nemmeno se, per convincerla ad allontanarsi da un luogo (ad esempio il parco giochi) le dico che la lascio da sola e faccio finta di allontanarmi. Rimane tranquilla e continua a giocare guardandosi intorno, fino al momento in cui cedo io e con la "forza" la porto via. Come mai altri bambini piangono disperati quando la mamma finge di allontanarsi e la seguono di corsa e lei no? P.S.: io lavoro e lei rimane con i nonni durante il giorno.
Cara mamma, naturalmente la tua piccola è perfettamente "normale", serena e in sintonia con l'età, e certamente la sua inconsapevole spensieratezza è da preferire ai piagnistei e alle paure dei suoi coetanei. La sua esperienza di distacco dalla mamma deve essere stata vissuta tranquillamente, i nonni saranno dei sostituti validi e rassicuranti, il suo mondo è fatto di persone amiche che le danno il giusto conforto emotivo. Praticamente la perfezione. E in un mondo del genere non esiste la diffidenza, il pericolo, il sospetto. A me fa molta tenerezza la tua bimba sorridente che guarda il mondo con incrollabile fiducia, e sinceramente non comprendo la reale natura del tuo problema: l'età della piccola impone ancora una stretta e vigile sorveglianza (e se tu la sorvegli lascia pure che si avvicini a chi vuole), e la "forza" è spesso l'unico sistema.
Devo però dirti un'altra cosa: ho idea che ti aspetti da tua figlia comportamenti che tu ritieni più "opportuni" (forse tu non gradisci le persone a cui si avvicina, ma se non ha la possibilità di conoscere e di sperimentare come mai potrà operare delle scelte?), e che proietti su di lei le tue aspettative, i tuoi pregiudizi anche, in maniera del tutto inconsapevole e in perfetta buona fede. Forse la vorresti super-obbediente, che ti segua passo passo, o in lacrime se minacci di andar via (ma come faresti a lasciarla tranquilla dai nonni la mattina?), o che esegua "liberamente" ciò che le chiedi di fare: sarà anche piccola, ma è già una personcina con le sue idee e i suoi desideri.
Ricorda: "Maxima debetur puero reverentia". Cara mamma, sei stata molto brava finora, hai cresciuto una bimba serena e fiduciosa, sai anche tu che presto le esperienze la cambieranno, e che nella sua vita irromperanno la diffidenza, il sospetto, e allora già un pezzetto di infanzia sarà perduto: davvero sei così impaziente che accada? Non sai quanto gli altri bambini paghino, in termini emotivi, la minaccia della mamma che va via: davvero la vorresti vedere piangere disperata? Un'ultima cosa: non sentirti cattiva se usi la "forza" quando prendi una decisione (giacché non serve a niente prendere una decisione se poi non si ha la forza, o il coraggio, di farla rispettare), ma solo se minacci: non farlo.
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