Sono la mamma di una strepitosa bimba di due anni e mezzo che, dopo essere stata sempre e quasi solo con m,e ho iscritto alla scuola materna. Per quanto io con lei mi mostri sicura ed entusiasta di questa nuova avventura, la piccola fatica ad integrarsi, a superare il distacco e soprattutto, ed ecco il mio vero motivo di angoscia, sta sviluppando una sorta di senso di inadeguatezza: infatti quando le chiedo come è stata la mattina all'asilo lei mi dice che non è stata brava perchè ha pianto. Inutili i miei tentativi di confortarla dicendo che invece lei è brava perchè quasi tutti i bimbi piangono all'inizio, poi passa e non piangono più. Ora sono davvero in difficoltà: avrò sbagliato ad iscrivere mia figlia alla materna invece che al nido (tra l'altro la bambina ancora parla pochissimo...), come posso farla sentire meno "non brava"? Come le comunico che io sono davvero fiera di lei? Come posso aiutarla? Vi prego datemi una mano.
Sicuramente l’asilo nido rappresenta un servizio socio – educativo specificamente rivolto a bambini tra i tre mesi e i tre anni e alle loro famiglie: l’azione educativa che esso offre assume il valore e il significato di intervento integrato e di supporto ai genitori, rispondendo in maniera organica alle esigenze dell’utenza.
I percorsi ludici proposti in un asilo si sviluppano in funzione della crescita delle opportunità di gioco offerte e vengono strutturati in un clima di vita sereno, attuato in una dimensione di rispetto reciproco dei ruoli della famiglia e dell’asilo stesso.
Nella sua lettera non mi dice se la bimba è inserita in un gruppo omogeneo per età o se è inserita in un gruppo dove sono presenti bambini di fasce diverse.
Così come non mi specifica i contenuti dei colloqui avuti durante l’anno scolastico con i docenti della sezione di scuola dell’infanzia che la sua piccola frequenta: la scuola infatti riconosce nella famiglia una risorsa fondamentale, favorevole a valorizzare l’elaborazione e l’attuazione del distacco graduale dalla mamma di un alunno che frequenta per la prima volta.
Quali sono le risposte che ha ricevuto dai docenti al malessere della bambina? Costruendo la promozione di un lavoro finalizzato a creare un clima di collaborazione fra i genitori della bimba e le insegnanti si ottiene un adattamento positivo e un graduale aumento del piacere a stare a scuola secondo le attività proposte e i tempi organizzativi.