Ho 30 anni e sono mamma di due bambini di tre anni e mezzo e due anni e mezzo. I miei figli ascoltano tutti, ubbidiscono a tutti ma a me niente. La più piccola con la signora che mi aiuta in casa è un angelo: mangia, dorme, gioca. Con me nulla di tutto questo. Il grande, da quando va all'asilo, è diventato cattivo, disubbidiente; quello che gli dice di fare il padre lo fa ma se sono io a dirlo, non si smuove. Non sono una mamma che non li sgrida e sculaccia al momento opportuno ma non sono neppure una mamma tutta baci e coccole; mi comporto come mio marito, mia madre e tutte le persone che stanno a contatto con i miei figli ma, mentre con gli altri sono angioletti, con me si trasformano. Sono scoraggiatissima.
Posso immaginare che questi bambini crescono con te, sei tu che ti occupi della loro educazione e che provvedi alle loro necessità: evidentemente ti ascoltano quando gli insegni il giusto modo di comportarsi, se sono tanto "angioletti" con gli altri e li hai resi tanto gradevoli per tutti. Comprenderai certamente che la voce della mamma non è sempre una voce "amica": sugli altri - nonni, tate, domestiche - non incombe il gravoso peso dell'educazione, loro possono, a loro piacere!!!!!!!, intrattenere o meno i bimbi, proporre la Nutella quando piangono, viziarli e, ahimè, far fare loro quello che più li aggrada.
Sulle madri invece questo peso incombe: sono le mamme che ricordano di mettere a posto i giocattoli, che spengono il televisore, che mettono al bando la Nutella e le patatine fritte, ecc ecc, ed è un elenco infinito. In tutto questo va anche considerato il momento particolare in cui avviene il richiamo che, ti lamenti, rimane inascoltato: se avviene, per esempio, durante una piacevolissima attività, comprenderai che a loro farà piacere all'incirca come fa piacere agli adulti il suono della sveglia alla mattina, o la telefonata del commercialista. Il richiamo alla doverosità, per quanto necessario e indispensabile, non è mai gradevole!!!
Un'ultima considerazione: non credo, neanche se lo vedessi, che tu ti comporti "come" tuo marito, tua madre ecc. Hai la tua personalità, hai il tuo modo di essere, il tuo modo di agire, e, se pure in alcuni momenti ti può sembrare che alcuni toni e alcune maniere hanno successo con i tuoi bimbi, non adottarli: da sempre i bambini fanno con gli altri ciò che non fanno a casa. Poche madri, anche insegnanti, sono mai riuscite ad insegnare a leggere e a scrivere ai figli, ma moltissime sono riuscite ad educarli in modo tale affinché altri ci riescano.