La mia bambina, di due anni circa, due mesi fa ha espulso con le feci un verme di colore rosa lungo circa venti cm; dall'analisi è risultato essere un ascaride. È stata quindi trattata con … (nome commerciale del Mebendazolo) per tre giorni, dopo i quali ha espulso altri tre vermi lunghi circa 15 cm. Potete comprendere il mio orrore! Dopo altre due settimane abbiamo ripetuto l'analisi delle feci, che è risultato ancora positivo per la presenza di uova di ascaride. A questo punto il pediatra ha prescritto lo … (nome commerciale dell'Albendazolo) in un'unica dose, consigliandomi poi di dimenticare tutta la faccenda. In seguito a quest'ultimo trattamento, non sono stati espulsi altri vermi e adesso, a distanza di venti giorni, dovrei far ripetere le analisi. Noi non abitiamo in campagna: come ha potuto la bimba infestarsi con un parassita che, a quanto ho capito, è piuttosto raro? Come posso essere sicura che i vermi siano stati definitivamente debellati?
L'infestazione da ascaridi non è poi così rara: in un recente testo di pediatria viene definita come la più frequente elmintiasi (infestazione da vermi) che causa un miliardo di casi nel mondo. È molto comune nei bambini e più frequente nei paesi caldi.
Il maschio adulto è lungo circa 15 - 25 cm, la femmina è più grande (20 - 35 cm) e capace di deporre circa 200.000 uova al giorno. Il contagio avviene per ingestione delle uova (emesse con le feci da un soggetto infestato) presenti nel terreno e su alcuni alimenti che abitualmente vengono consumati crudi (verdura e fragole ad esempio). L'abitudine (soprattutto nei paesi più poveri) di concimare il terreno con feci umane favorisce la contaminazione di questi alimenti. Le uova, che sono molto resistenti all'ambiente esterno, aderiscono tenacemente a questi prodotti ed un comune lavaggio non è sufficiente ad eliminarle.
L'uovo, una volta ingerito, percorre un lungo tragitto all'interno del corpo umano, matura in larva e poi in verme adulto ed inizia a produrre nell'intestino le uova che vengono eliminate con le feci. Il verme adulto viene emesso spontaneamente o dopo terapia spaventando i genitori che non sospettano un problema del genere. Assistere all'espulsione di un verme non è mai un'esperienza piacevole, ma può consolarsi pensando che esistono organismi molto più piccoli (microscopici) che sono molto più pericolosi per la salute dei nostri figli. L'ascaridiasi è raramente responsabile di problemi di rilievo in un bambino sano e in buone condizioni dal punto di vista nutrizionale.
Sua figlia ha eseguito due cicli adeguati di terapia ed è molto probabile che abbia risolto definitivamente il problema; in caso contrario il suo pediatra sarà sicuramente in grado di continuare a indicarle la soluzione più adatta. La prevenzione consiste essenzialmente in un corretto trattamento delle coltivazioni. Dal punto di vista individuale continueremo a lavare accuratamente gli alimenti da consumare crudi e a lavarci le mani (e a farle lavare ai nostri figli) prima di mangiare.
Dobbiamo comunque essere consapevoli che non è possibile evitare che un bambino giochi con la terra e si porti le mani alla bocca per cui dovremo rassegnarci a tollerare alcune malattie soprattutto se non provocano gravi conseguenze.
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