A mio figlio, che adesso ha otto mesi, è comparsa una macchia marrone chiara abbastanza estesa sul polpaccio sinistro quando aveva cinque mesi. La macchia, dapprima impercettibile, sta diventando sempre più scura. Ieri una macchia simile è comparsa sulla gamba destra. Il medico ha definito le macchie "cafe` au lait spots" (non conosco il nome in italiano) e mi ha spiegato che può trattarsi di una manifestazione esterna di problemi interni. Vorrei saperne di più.
Le macchie caffelatte (cafè au lait spots) sono una evenienza relativamente frequente nel bambino (10-20% dei soggetti sani). Possono avere dimensioni estremamente variabili (da pochi mm a decine di cm) e interessare qualsiasi zona di cute. Di per sé non rappresentano alcun pericolo per il bambino (per intenderci, non sono soggette a trasformazione maligna o ad altri problemi locali). La loro "cattiva fama" è dovuta alla possibile associazione (peraltro rara) con alcune malattie che interessano altri organi oltre alla cute (neurofibromatosi, sindrome di McCune-Albright, sclerosi tuberosa, sindrome LEOPARD e altre).
La più nota e la più frequente (a cui faceva probabilmente riferimento il suo Pediatra) è la Neurofibromatosi (chiamata anche malattia di von Recklingausen), che associa alle chiazze possibili problemi di tipo neurologico di gravità variabile. Può trovare notizie molto dettagliate a riguardo nella risposta ad un precedente quesito specifico. Per quanto riguarda suo figlio possiamo dire alcune cose: le chiazze sono per ora molto poche per prendere in considerazione la Neurofibromatosi (vedi la già citata risposta il progressivo aumento della colorazione della chiazza non mi sembrerebbe tipico di una chiazza caffe-lattè.
Bisognerebbe però, come sempre succede per le patologie dermatologiche, poter vedere la lesione (perché non ci invia una foto passata allo scanner?). In effetti non sappiamo quanto è grande (la madre dice"abbastanza", concetto molto variabile a seconda dell'ansia legata alla lesione), né come sono i margini (lineari? indentati?), né come è la superficie (liscia? verrucosa? desquamante?).
E la seconda lesione è proprio identica alla prima? Pur non dubitando dell'occhio del Curante del bambino, a seconda dell'aspetto la lesione principale descritta potrebbe essere infatti in alternativa un nevo (ad esempio un nevo ipercromico), di nessun rilievo clinico, o qualcos'altro (ad esempio un mastocitoma, un nevo epidermico oppure una iperpigmentazione da esposizione solare post-contatto con sostanza fotosensibilizzante come un profumo, un deodorante o una salvietta rinfrescante).
Come curiosità, tra questo qualcos'altro metterei anche il cosiddetto "nevo fantasma": alone marroncino di frequente riscontro attorno alle lesioni cutanee e dovuto all'eccesso di "rispetto" durante il lavaggio della zona circostante (per paura di provocare danni). Concludendo, direi ai genitori del piccolo di rimanere in ogni caso tranquilli e di far soltanto controllare periodicamente le lesioni al Curante in occasione dei normali controlli di salute, che a quell'età sono peraltro frequenti.
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