Mia figlia di 2 anni e 7 mesi ha ingerito una moneta da due centesimi otto giorni orsono. Alla radiografia di controllo, eseguita dopo circa 30 minuti, era posizionata nel fondo gastrico; dopo una dieta a base di fibre e dopo aver sommministrato dell'olio di vasellina, al controllo eseguito dopo 5 giorni non si è mossa e risulta sempre nello stomaco. Vorrei sapere quali rischi incorre mia figlia, eventuale intossicazione, bezoario, ulcera ecc. ecc. Inoltre vorrei sapere se conviene darle qualche farmaco al fine di rilasciare la muscolatura liscia dello stomaco/piloro, oppure se conviene aspettare ancora.

L'ingestione di una moneta è frequente nei bambini basta pensare che negli Stati Uniti d'America nel 2003 sono stati segnalati ben 92.166 casi. Nel suo caso l'oggetto è radioopaco e non acuminato e pertanto l'attenta sorveglianza è l'approccio corretto nell'attesa dell'espulsione spontanea che avviene in tempi variabili dai tre ai 7-10 giorni nella quasi totalità dei casi.

La moneta in questione presenta un diametro di 18,75 mm, uno spessore di 1,67 mm con un peso di 3,06 g. E' composta di acciaio ricoperta di rame. Le dimensioni sono quelle segnalate in letteratura per una espulsione spontanea in quanto inferiore ai 20-25 mm.

In questi casi non ci sono rischi e si osserva in genere l'espulsione perché l'oggetto ingerito è per sua natura non lesivo e si posizionerà in senso longitudinale non creando quindi un ostacolo al passaggio degli alimenti. Nel suo caso è possibile anche una valutazione ecografica.

La composizione della moneta non è sostanzialmente tossica. Nel caso in cui dopo 15 giorni la moneta permanesse nello stomaco deve essere valutato attentamente il rischio di perforazione e presa in considerazione l'estrazione endoscopica. 

 

 

 

 

 

 

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