Pollice a scatto : sono il padre di un bambino di tre mesi al quale, qualche settimana fa, è stato diagnosticato il pollice a scatto bilaterale e quarto dito a scatto a sinistra. Vorrei sapere notizie in merito e le cure più appropriate per la risoluzione di tali patologie. Alla mia bambina di due anni è stato diagnosticato un pollice a scatto e conseguentemente mi è stato consigliato di sottoporla a relativo intervento chirurgico. A tal proposito vorrei essere informata sull'eventuale carattere di urgenza dell'intervento e sulle conseguenze nel caso in cui lo stesso venga rimandato di qualche anno.
Il dito a scatto consiste in una difficoltà meccanica di un tendine (flessore, cioè dal lato che piega il dito) a scorrere nella sua guaina. Si immagini una situazione come il filo del freno della bicicletta: per motivi non chiari (predisposizione congenita, cattivo uso della mano), il tendine comincia a fare attrito nella guaina e, per reazione, si infiamma e si gonfia, formando un piccolo nodulo. All'inizio, il disturbo è lieve e il tendine scorre ancora: il bambino tiene il dito piegato e, quando il genitore lo raddrizza, questo "scatta", a volte con dolore. Con il passare delle settimane, si arriva al blocco: il tendine si incastra nella guaina e il dito non si muove più.
Questa patologia può essere mono o bilaterale, ed è di non facile diagnosi nei primi mesi di vita, poiché il lattante tiene normalmente il pollice e le dita della mano in flessione. Nella fase iniziale, una terapia con farmaci antiinfiammatori può a volte risolvere il disturbo. In alcuni casi si può verificare una guarigione spontanea entro i tre - quattro anni di vita ma, dopo tale età, l'unica soluzione è nell'intervenire chirurgicamente, aprendo la guaina e liberando il tendine bloccato, onde evitare che le articolazioni si irrigidiscano in flessione.
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