Ho una carissima amica che ha la mia età (25 anni): allora le mamme non si preoccupavano più di tanto di andare nei particolari e sicuramente Pediatria On Line non esisteva nemmeno nel loro immaginario. Non so se abbia preso fluoro sin dalla tenera età - io no, solo dalle elementari. Ebbene di recente ho saputo che vorrebbe fare il primo controllo dal dentista: -"scusa" le chiedo (io che ho svariate otturazioni e che ho battagliato con i dentisti da quando avevo cinque anni!) "sento bene" "si " mi risponde lei candida! "che dici vado, ho un po’ di paura dei medici" e io: "hai problemi particolari?" - "no" "e allora non andarci!!!" Morale: "non tormentiamo bambini piccoli tantopiù in età di dentizione quando le sofferenze sono già tante con garzine e spazzoline. Ritengo che il discorso dei denti, tanto lungo quanto complesso, sia principalmente legato a pH salivare e buon patrimonio genetico...in grandi linee le buone dentature si ereditano e si mantengono poi con sani principi di vita" Scusate lo sfogo, ma l'argomento era diventato per me troppo spinoso.
Dal commento appare chiaro come il suo rapporto col dentista non sia stato dei migliori, ed è proprio per evitare quelle "svariate" e temute otturazioni che si effettuano le visite precoci ed i trattamenti intercettivi. Il bambino che viene in studio per la prima visita è in genere tranquillissimo a meno che genitori ansiosi o peggio ancora con fantasiose teorie personali sulle cause della carie, non li terrorizzino. Il consiglio dei pediatri e dei pedodontisti di pulire i denti di latte è giustissimo così come la prima visita deve essere effettuata a cinque anni.
Questo commento è il tipico atteggiamento di chi va dal dottore accompagnando il bambino in lacrime con un ascesso ed un gran mal di denti e poi si stupisce del fatto che il piccolo non si fa curare. La vorrei invitare a trascorrere un pomeriggio in studio con me e con i miei pazientini per farle vedere come il lavarsi i denti non sia una tortura bensì un momento di apprendimento giocoso di norme igieniche che genitori poco attenti non sono in grado di trasmettere per cultura, intelligenza o presunzione.