La mia bambina di quattro anni, affetta da pseudallergie alimentari, dopo aver consumato del pomodoro ha avuto una forte crisi allergica con prurito e bruciore a piedi e mani, dolori articolari, chiazze rosse sulle orecchie e profonde occhiaie. Prima di identificare la causa nel pomodoro, il pediatra aveva avuto il sospetto di una carenza del complemento C3 e C4, diagnosi poi annullata. Nessuno mi ha voluto spiegare né prima né dopo che cosa significasse e quali conseguenze avrebbe potuto avere. Potete togliermi questa curiosità?
Il Complemento è un sistema formato da almeno 15 proteine (che nella pratica vengono identificata con la lettera C seguita da un numero, es. C1, C2, C3, C4, etc…), che fa parte dei complessi meccanismi immunologici che sono preposti alla difesa del nostro organismo nei confronti dell’attacco dei vari microrganismi (virus o batteri). Le varie frazioni del Complemento interagiscono tra di loro attivandosi a vicenda, a "cascata" come si suol dire, una volta innescato il processo di attivazione, che di solito è scatenato dall’entrata in funzione dei sistemi di difesa dell’organismo.
Alcune volte però l’attivazione del Complemento può essere essa stessa la causa di lesioni e quindi produrre delle malattie: vi sono molte patologie che riconoscono questa origine. Inoltre la mancanza ereditaria di uno o più fattori del Complemento può facilitare l’insorgenza di malattie infettive ricorrenti o malattie su base immunitaria (ad esempio le vasculiti); oppure ad esempio l’Angioedema ereditario di Quinke (un particolare tipo di orticaria) riconosce la sua origine nella carenza ereditaria di un enzima (inibitore della C1 esterasi), che determina l’attivazione del Complemento e formazione di sostanze responsabili della patologia.
Come si può sapere se il sistema del Complemento è stato attivato ed è quindi in gioco in una determinata malattia? Quando il sistema del Complemento si attiva, "consuma" alcune sue frazioni, per cui se si va a dosare nel sangue la quantità di queste frazioni, si trovano diminuite: dosare quindi una frazione del Complemento e trovarla diminuita è un sistema indiretto per saper se il Complemento è stato attivato e quindi può essere in causa in quella determinata malattia. Nella pratica corrente di solito vengono dosate due frazioni del Complemento: C3 e C4. Lo scopo è quello di orientare o escludere la diagnosi verso alcune patologie nelle quali è in causa l’attivazione del sistema del complemento o la mancanza congenita di alcune sue frazioni. Questo probabilmente era lo scopo dell’indagine fatta dal suo pediatra.