Mio figlio di due mesi ha riportato, a seguito del parto, la frattura della clavicola sinistra. I medici e il mio pediatra dicono che si è rimarginata la frattura ma io noto che non riesce ad avere gli stessi movimenti del braccio destro anche se non ha dolore su quello sinistro, ma vedo delle differenze soprattutto quando sta disteso ed alza le braccia. Volevo sapere se devo approfondire il problema con eventuali visite.
La frattura della clavicola al momento dell'impegno del bambino nel canale del parto é un evento relativamente frequente e tale evento si può verificare anche in assenza di manovre particolari per favorire il parto. Il passaggio della spalla al di sotto della sinfisi pubica può, di per sé, provocare tale evenienza.
Tale problema quando isolato non rappresenta un evento drammatico. La diagnosi, in una non trascurabile percentuale dei casi, avviene nei giorni successivi al parto ed in modi anche occasionali, come per esempio l'esecuzione di una radiografia del torace richiesta dal pediatra per problemi di carattere internistico.
In altri casi, la situazione viene diagnosticata poiché vi è una pseudoparalisi dell' arto superiore per motivi antalgici o perché la mamma nota un'esacerbazione del pianto durante il cambio dei vestitini.
L'esecuzione di una radiografia, che evidenzia la frattura, non influisce in nessun modo sulla condotta terapeutica che consiste nell'evitare ulteriori movimenti dell'arto che esacerbano il dolore con conseguente pianto del neonato e, al massimo, si consiglia di applicare una spilla da balia alla manica della tutina in modo da tenere il braccio in posizione di riposo.
Non sono comunque infrequenti i casi in cui la frattura passa completamente misconosciuta e la sua evidenziazione avviene nel corso di visite di molte mesi successive all' evento.
La clavicola è l'osso che più velocemente consolida dopo una frattura nell'intero scheletro umano e in un neonato una frattura a tale livello guarisce nell' arco di 10 giorni.
Il voluminoso e abbondante callo che si apprezza alla palpazione e alla vista, data l'estrema superficialitá della clavicola, sotto forma di tumefazione è destinato inesorabilmente a risolversi con la crescita, dato l' enorme potenziale di rimodellamento delle ossa dei bambini.
Non sono segnalati deficit o sequele dell' apparato locomotore in letteratura legate agli esiti di tali fratture nei neonati.
La frattura della clavicola ostetrica dovrebbe sempre far porre dubbi sull'eventualità che il trauma che ha determinato la frattura possa aver proseguito la sua forza ripercuotendosi sulla sottostante struttura nervosa del plesso.
Se è vero che non sempre le fratture della clavicola sono associate con lesioni del plesso è anche vero che la percentuale dei bambini che presentano l' associazione di entrambe le condizioni è molto elevato.
Nel suo caso, visto che mi parla di alterazioni del movimento all’ arto superiore persistenti , il sospetto potrebbe essere quello di una lesione del plesso brachiale per cui Le consiglio pertanto, di sottoporre il bambino ad una visita da parte di un ortopedico pediatra esperto su tali tematiche.
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