Ho una bimba di otto mesi e mezzo che ancora non gattona e mi sembra che non ne abbia neanche intenzione a breve! Le piace poco stare a pancia in giù e il poco tempo che sta in questa posizione sembra che "nuoti" a rana, ma é ben lontana dall'alzare il sederino da terra e dal coordinare il movimento di braccia e mani per andare a gattoni. Per il resto sta seduta bene ed inoltre, se ha qualche appiglio, cerca sempre di tirarsi in piedi. La mia domanda é se c'é un modo per aiutarli ad imparare ad andare a carponi oppure é qualcosa che viene da sé e dobbiamo solo aspettare?
Le competenze motorie che un lattante mostra di aver acquisito e che esibisce con i suoi atti sono valutate e rapportate all'epoca di vita in cui compaiono per poter definire un suo normale sviluppo posturale e motorio. Tali competenze motorie vengono schematicamente suddivise in tappe e, messe in relazione ai mesi di vita del lattante stesso, vengono indicate come tappe di sviluppo motorio.
In questa ottica, l'osservazione comportamentale dei piccoli bambini ci dice, per esempio, che a tre mesi un lattante sano posto in posizione prona solleva il capo sulla linea mediana; oppure che a 5-6 mesi viene raggiunta la posizione seduta autonoma; od ancora che a 8-9 mesi effettua passaggi di posizione e spostamenti autonomi: si tira in piedi da solo, da seduto si mette a quattro zampe, gattona.
Esiste, tuttavia, una certa variabilità interindividuale sia nell'epoca di raggiungimento delle varie tappe funzionali sia rispetto alla successione di sviluppo di tappe più mature rispetto a tappe meno mature. La stessa tappa, infatti, può essere raggiunta ad epoche anche molto diverse: ad esempio lo stare seduto in modo autonomo può verificarsi in un periodo compreso tra cinque e otto mesi anche in soggetti perfettamente normali.
In taluni lattanti il gattonamento può essere posticipato a 10-11 mesi di vita senza che questo configuri una condizione di anormalità. Per questi motivi le scale di sviluppo che riportano l'età media di raggiungimento delle varie tappe motorie e posturali devono essere considerate come punti di riferimento meramente indicativi, non come termini di raffronto per un giudizio di normalità, di ritardo e di devianza, le quali necessitano, invece, di una valutazione più complessa e complessiva.
Dunque, considerate singolarmente le tappe di sviluppo motorio ci dicono poco o nulla su come si è sviluppata una funzione e neppure sul modo in cui un compito motorio viene svolto. Viceversa, è altrettanto importante, rispetto al rilevamento dell'epoca di raggiungimento di una certa tappa miliare, lo studio e la comprensione dei modi in cui una tappa è stata raggiunta (o è stata fallita).
In conclusione, un bimbo di otto mesi e mezzo che non gattona, ma che "sta seduto bene e che se ha qualche appiglio cerca sempre di tirarsi in piedi" non desta preoccupazione alcuna né sono consigliabili provvedimenti volti a "stimolare" l'acquisizione od il perfezionamento di un atto motorio rispetto ad un altro.
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