1° domanda: è possibile usare il climatizzatore con una bambina di 45 giorni? La nostra casa ha una temperatura di 29° di notte e 70% di umidità.
2° domanda: quali rimedi adottare, per difendere, un bambino di circa un mese, dal caldo afoso? È opportuno comprare un condizionatore?
3° domanda: d'estate si sa fa caldo ed il pericolo per il mio bambino di tre mesi è la disidratazione. Per spostarci uso un’automobile con aria condizionata e vorrei comprare uno di quegli apparecchi da casa. Mia moglie sostiene che è più pericoloso così, con il condizionatore, perché "asciuga" senza poter accorgersi che sta succedendo. Cosa mi dite?
Per evitare che un bambino soffra troppo il caldo esistono in commercio diversi tipi di apparecchi.
I più economici sono sicuramente i ventilatori, che consumano poca energia elettrica e che, ventilando la cute, permettono di smaltire il calore in maniera uniforme. Esistono da tavolo, da terra e da soffitto; questi ultimi permettono la circolazione dell’aria in tutta la stanza e, oltre a difendere dal caldo, tengono anche lontane le zanzare.
Molto utili sono sicuramente i condizionatori d’aria. Occorre precisare che condizionare l’aria non significa abbassare in maniera indiscriminata la temperatura della stessa, ma creare nell’ambiente in cui si vive un’atmosfera confortevole ed offrire una sensazione di refrigerio a chi proviene dall’esterno.
Per raggiungere questo scopo è sufficiente abbassare la temperatura ambiente di 3-5 gradi centigradi rispetto a quella esterna. Una differenza maggiore provocherebbe infatti una sgradevole sensazione di freddo.
Il condizionatore inoltre non solo rinfresca, ma deumidifica l’aria riducendone il contenuto di vapore acqueo. È infatti quest’ultimo a determinare quella sensazione di calura opprimente che si avverte nelle afose giornate d’estate e che affatica soprattutto i bambini più piccoli..
I climatizzatori si differenziano dai condizionatori perché funzionano anche come pompa di calore, per cui possono essere usati per riscaldare nelle mezze stagioni, quando il riscaldamento centrale non è ancora funzionante oppure come elemento integrativo dello stesso.
Esistono due tipi di condizionatori d’aria o di climatizzatori: quelli fissi e quelli portatili. I primi si attaccano ad una parete o ad una finestra munita di grata, sono in genere più efficaci ma hanno un costo piuttosto elevato a cui va aggiunto quello per installare l’impianto.
I secondi sono dotati di ruote, permettendo di essere spostati da una stanza all’altra, non richiedono lavori di muratura o di foratura di vetri e sono sicuramente più economici.
Per sfruttare al massimo le capacità dell’apparecchio è consigliabile tenere chiuse le porte e le finestre del locale da raffreddare ed iniziare il condizionamento prima che il calore esterno e l’irraggiamento solare abbiano già riscaldato eccessivamente l’ambiente. In questo modo si potrà mantenere l’ambiente fresco anche nelle ore più calde della giornata.
È consigliabile inoltre che chi soggiorna nel locale si ponga ad almeno un metro di distanza dall’apparecchio e che orienti il flusso dell’aria in modo che non ne sia direttamente investito. In aggiunta alla loro funzione principale di condizionamento dell’aria questi apparecchi possono operare anche come semplici ventilatori.
Anche in auto può essere utile usare il condizionatore o il climatizzatore d’aria con l’avvertenza, nelle giornate più calde, quando l’automobile è rimasta a lungo esposta al sole, di accendere il condizionatore alcuni minuti prima di soggiornare nell’auto in modo da abbassare la temperatura e l’umidità dell’abitacolo.
Per tutti i tipi di apparecchio occorre curare la manutenzione cambiando regolarmente i filtri, per eliminare muffe, batteri, pollini e altre impurità dell’aria.