BANGLADESH

Il nome del neonato viene scelto in base al significato locale e alle qualità che esso contiene, nella speranza che, in quanto parte costitutiva dell’identità della persona che lo porta, il nome ne influenzi positivamente la vita.

PERÙ

In Perù e molti altri paesi latinoamericani i figli portano i cognomi di entrambi i genitori: uno è il primo cognome paterno e l’altro è il primo cognome materno. Se un bambino non viene riconosciuto dal padre spesso porta i due cognomi della madre.

NIGERIA

La religione musulmana prevede che l’ottavo giorno dopo la nascita di un bambino si faccia una festa per dargli il benvenuto.
In questo ambito per la prima volta, alla presenza di parenti e amici, viene assegnato il nome al piccolo.

REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO

A Kasai, con il buio della sera, il bambino che ha appena perso un dente viene accompagnato fuori di casa da un
fratello più grande o da un adulto. Tradizione vede e prevede che il bimbo stringa in mano il suo dentino e un pezzo
di carbone; dunque guardando la luna lancerà in aria il dente chiedendole di riportargliene un altro al suo ritorno il
giorno successivo. Poi, dandole le spalle butterà via il carbone, simbolo locale della perdita e della sofferenza,
dicendogli di andarsene di non tornare.

BULGARIA

Quando il bambino muove i primi passi si realizza il rituale denominato Prostapalnik, importante al fine di determinare la futura professione del piccolo. I genitori stendono per terra un lenzuolo bianco sul quale dispongono vari oggetti: una matita, un martello, un libro, un telefono, dei soldi, un cacciavite, un profumo, ecc.,ognuno di essi oggetti rappresenta simbolicamente una professione. Nel frattempo la madre impasta una focaccia e appena pronta la fa rotolare verso il lenzuolo facendo sì che il piccolo la segua fino a raggiungere gli oggetti indicati; il primo di essi che il bambino afferrerà, esortato dai genitori, indicherà la sua futura professione.Il rituale termina con l’offerta della focaccia agli invitati,servita con del miele e delformaggio, non prima che il bambino ne abbia mangiato il primo pezzo.

ROMANIA

In Transilvania, i 40 giorni dopo la nascita del bambino costituiscono un periodo molto rilevante sia per il neonato sia per sua madre; tale importanza temporale è dovuta anche e soprattutto alla vulnerabilità di ambedue. Infatti, una donna che ha appena partorito non può uscire di casa senza prima aver recitato una preghiera particolare;questa la purifica e la protegge da ogni male che potrebbe attenderla fuori casa.
Ma i tabù comportamentali non riguardano solo la neo-mamma.
Anche il bambino non può essere portato fuori casa dopo il tramonto visitato da persone estranee,perché vulnerabile e ancora non immune alle invidie, all’egoismo e alla cattiveria adulta, all’odio e a tutte le forme di energia e pensieri negativi.

CINA

Il neonato viene festeggiato un mese dopo la nascita da parenti e amici, con doni di varia natura: denaro, vestiti e giochi.
É tradizione locale che la nonna materna regali al piccolo uno o più braccialetti con un campanellino come ciondolo,
che spesso viene messo alla caviglia del neonato. Il campanellino può essere un oggetto dalle notevoli qualità:
- il suo tintinnio tiene lontano il male;
- infonde forza e coraggio al bambino;
- aiuta a sorvegliare il piccolo, perché permette di percepirne ogni movimento;
- è una presenza rassicurante quando la mamma è lontana

NIGERIA

Il quarantesimo giorno dopo la nascita del bambino i genitori preparano dei dolci e li distribuiscono ai vicini di casa per
festeggiare la fine del periodo di vulnerabilità della mamma e di suo figlio neonato; periodo che simbolicamente determina anche la seconda nascita del piccolo, quella sociale.

(Tratto da: BAMBINE e BAMBINI del MONDO GUIDA PER LE FAMIGLIE, Ministero della salute)