Mia figlia (18 mesi, 9.5 Kg. di peso, cm. 78 di altezza) è allergica alle proteine del latte. Il pediatra ha consigliato una dieta a base di pasta, carni bianche, verdura e frutta, che la bimba sta seguendo da qualche mese. Naturalmente il latte vaccino è stato sostituito con uno idrolisato. Da qualche tempo, però, la bambina rifiuta il cibo abituale, probabilmente perché eccessivamente ripetitivo. Nel passato è stata una grande consumatrice di formaggi, che costituivano l'alternativa alle proteine della carne. La sua attuale alimentazione si basa quasi esclusivamente sul latte, che assume la mattina a colazione ed il pomeriggio a merenda. Da parte nostra, cerchiamo di evitare di forzarla, ma siamo un po' "perplessi" a causa dello scarso sviluppo statuto-ponderale. E' possibile introdurre qualche altro alimento, in modo da variare la sua dieta e riuscire ad interrompere questo circolo vizioso?
Se la diagnosi di allergia alle proteine del latte è certa, ovvero sufficientemente documentata (prick-test o RAST positivi, ma soprattutto evidenza clinica di miglioramento con la dieta), allora è necessario che l'esclusione dei latticini dall'alimentazione sia completa e prolungata.
Vanno assolutamente evitati: latte formaggi, ricotta yogurt burro panini al latte, grissini dolci, creme, budini biscotti, brioches cioccolato, caramelle gelati (permessi i sorbetti e i ghiaccioli) D'altra parte, ciò significa che tutto quello che non è vietato (controllare meticolosamente le etichette) è permesso.
In pratica, quindi, la dieta può variare fra: carne di tutti i tipi (forse, per affinità con il latte vaccino, è meglio evitare manzo e vitello) pesce uovo pasta, pane e farinacei semplici (polenta, fette biscottate, semolino) verdure (tutte: consideri i legumi come ottima fonte di proteine) frutta (tutta) per condire, olio d'oliva e margarina vegetale.
Per ottenere una alimentazione varia, il suggerimento migliore (che, fatte salve le limitazioni per lei necessarie, va bene per tutti i bambini in età prescolare e, perché no, anche per gli adulti) è di giocare con le combinazioni di alimenti e con i condimenti. Ad esempio, passato di legumi con la pasta, frittata (al forno) con i piselli, polpettine di carne cotte nel sugo di pomodoro, pesce con fagiolini, crema di zucca e patate, risotto al pomodoro, ecc.
Consideri poi con il suo pediatra la possibilità di utilizzare latte di soia al posto dell'idrolisato. Se possibile, ciò consentirebbe il passaggio ad una serie di prodotti a base di soia (farine lattee, biscotti, gelati, budini) sicuramente interessanti per gusto e varietà.
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