Ho letto che in Italia è in commercio, da alcuni anni, un vaccino contro la meningite da meningococco. Di che vaccino si tratta e a che cosa serve? E quali altri vaccini esistono contro altre forme di meningite?
Il vaccino in questione agisce contro uno dei ceppi batterici responsabili della meningite, il meningococco C. Il farmaco è stato studiato e messo a punto in Italia, nei laboratori di un'industria all'avanguardia in questo settore, la senese Chiron Corporation, da Rino Rappuoli e Paolo Costantino. In Gran Bretagna, Irlanda, Canada, Ungheria e Spagna è già commercializzato da qualche tempo.
Per capire a che cosa serve occorre sapere che l'infezione meningococcica è causata da un germe, la Neisseria meningitidis (meningococco) che penetra nell'organismo attraverso il naso, la bocca o la gola. La malattia è molto contagiosa e si diffonde da un individuo portatore ad un altro individuo attraverso le goccioline emesse con la tosse, gli starnuti, o per contatto diretto. Costituisce in tutti i paesi del mondo un'importante causa di mortalità e negli ultimi anni è diventata la più comune causa di meningite batterica nei bambini e nei giovani adulti
Dal punto di vista clinico l'infezione da meningococco si manifesta principalmente in due modi: la meningite e la sepsi o setticemia (una grave infezione generalizzata conseguente alla disseminazione attraverso il sangue di germi patogeni). La meningite da meningococco è invece una temibile forma di infezione delle meningi, le membrane che rivestono il cervello e il midollo spinale, spesso fatale o in grado di provocare gravi complicanze quali sordità e ritardo mentale. Di meningococchi ne esistono cinque tipi (A, B, C, Y e W135), ognuno dei quali in grado di provocare un meningite batterica; sono differentemente distribuiti nelle varie nazioni e incidono in modo diverso a secondo dell'età.
Esistono già in commercio vaccini che sono una miscela di quattro ceppi, escluso il B, e che, ad esempio, vengono somministrati a tutte le reclute al servizio di leva. Si tratta però di vaccini di vecchia generazione, detti anche polisaccaridici, che funzionano benissimo negli adulti, ma che non funzionano affatto nei bambini da 0 a 2 anni di vita ossia in uno dei gruppi maggiormente a rischio. Il nuovo vaccino, quindi, agisce contro uno dei cinque tipi di meningococco, il C per l'appunto, che in Gran Bretagna, ad esempio, causa il 45% delle meningiti, con una mortalità del 10-15%. Il vaccino interferisce anche sul rischio di trasmissione riducendo la massa dei portatori sani e permettendo di circoscrivere i casi che si verificano nelle comunità giovanili, come a scuola.
Come già detto attualmente non esistono vaccini in grado di prevenire la meningite da meningococco B che, tra parentesi, è la forma di gran lunga più frequente in Italia. La Chiron Corporation ha tuttavia in fase di sperimentazione un vaccino anche contro questo tipo di meningococco, che dovrebbe essere commercializzato tra alcuni anni.
Oltre al meningococco esistono altri batteri in grado di provocare una meningite come ad esempio l'Hib (Haemophilus influenzae di tipo b), che provoca la meningite nei bambini molto piccoli. Tuttavia, da quando è in commercio un vaccino contro tale germe, che viene di solito somministrato, in combinazione con altre vaccinazioni, a tutti i nuovi nati, l'incidenza di tale patologia è diminuita in modo clamoroso. È interessante osservare che il vaccino Hib è un vaccino coniugato con un ottimo livello di efficacia e sicurezza, sviluppato mediante la stessa tecnologia utilizzata per la produzione del nuovo vaccino anti-meningococco C. Nei nuovi vaccini coniugati le molecole del rivestimento esterno della cellula batterica sono legate chimicamente (ovvero coniugate) con una proteina che consente l'attività dall'età di due mesi circa e produce una memoria immunologica a lungo termine.
Fra gli altri ceppi batterici vi è anche il Pneumococco (Streptococcus pneumoniae), che in Italia provoca più del 30% dei casi di meningite e nei confronti dei quali è attivo un vaccino, in commercio anch'esso da alcuni anni nel nostro paese, in grado di proteggere anche i bambini molto piccoli. Occorre infine ricordare che esistono anche meningiti di origine virale, molto più comuni di quelle batteriche, ma che, nella maggior parte dei casi, provocano un'affezione lieve e autolimitante, benché possano, più raramente, manifestarsi complicanze. Ad esempio sia il virus della parotite che quello del morbillo possono dare luogo a meningite, che può però essere efficacemente prevenuta grazie al vaccino MPR (antimorbillo, parotite e rosolia).
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