Appena nato un bambino pesa in media tra i 3 ed i 3,5 chilogrammi (i maschietti due o tre etti in più delle femminucce), ma sono considerati nella norma tutti i neonati che pesano tra i 2,5 e i 4,5 chilogrammi. Un peso al di sotto della media può dipendere dal fatto che i genitori sono meno alti e più magri rispetto alla media, oppure può spiegarsi con il fatto che il piccolo è nato con qualche giorno o settimana di anticipo rispetto alla data prevista, per cui non ha avuto il tempo di completare la sua crescita intrauterina e quindi di raggiungere il peso giusto.

Un peso superiore al limite massimo della media può anch'esso essere dovuto a fattori ereditari (genitori alti e robusti), oppure ad una nascita oltre il termine stabilito. Occorre infatti considerare che dalla trentottesima settimana di gestazione in poi il feto aumenta mediamente all'incirca 30-40 grammi al giorno e quindi una gravidanza prolungata oltre il termine spesso porta alla nascita di bambini un po' più grossi della norma.

Da 0 a 3 mesi

Nei primi tre - quattro giorni di vita il peso del neonato si riduce all'incirca del 5 - 10%. Tale fenomeno è da attribuirsi allo scarso apporto di calorie dei primi giorni di vita (la montata lattea arriva dopo circa due-tre giorni dal parto) e ad un eccesso di liquidi che il piccolo perde con la sudorazione e con l'emissione di urine e di meconio (le prime feci del neonato); questo calo di peso non deve però destare preoccupazione tanto che viene definito con il termine medico di "calo fisiologico (cioè normale) neonatale".

Entro cinque - sette giorni dopo la nascita il bebè inizia ad aumentare di peso, cosicché la stragrande maggioranza dei neonati riesce a recuperare e spesso anche a superare, entro i dieci giorni di vita, il peso con cui sono venuti alla luce. Da ora fino al terzo mese compreso il lattante aumenta, in genere, circa 150-200 grammi alla settimana, ma questo parametro di riferimento è puramente indicativo, poiché in realtà l'aumento va sempre messo in relazione con la quantità di latte introdotta. In linea di massima, infatti, gli allattati al seno aumentano più rapidamente dei bambini alimentati con latte artificiale.

Da 3 a 6 mesi

Nel secondo trimestre di vita, in genere, il piccolo aumenta di circa 130-150 grammi alla settimana cosicché, in media, il peso di un lattante al compimento del quinto mese dovrebbe essere all'incirca il doppio di quello presentato alla nascita. Occorre tuttavia precisare che l'accrescimento ponderale del bambino può non essere costante: vi possono essere settimane in cui il bebè cresce di più ed altre in cui aumenta di meno.

Non è tanto importante quanto un lattante pesi o cresca di peso, ma piuttosto occorre controllare che l'accrescimento ponderale, modesto o notevole che sia, si mantenga costante e regolare, senza arrestarsi per troppe settimane di seguito. Ogni bambino, infatti, fin dai primi mesi di vita, aumenta di peso in modo più o meno rapido a seconda della sua predisposizione naturale: ciò significa che ogni lattante ha un suo preciso ritmo di crescita, in gran parte stabilito geneticamente, che non può e non deve essere modificato.

E' sbagliato perciò forzare il bambino a mangiare contro la sua volontà, come fanno spesso alcune mamme il cui bambino appare un po' più minuto dei coetanei; occorre piuttosto segnalare al pediatra perdite di peso improvvise o periodi molto protratti di inappetenza, con conseguente prolungato arresto dell'accrescimento ponderale.

Da 6 a 9 mesi

Dal sesto al nono mese di vita il bambino aumenta all'incirca 400-500 grammi al mese: alla fine del nono mese un lattante pesa mediamente circa nove chili. A partire dal sesto mese in avanti, tuttavia, l'aumento di peso non è più in relazione solamente con la quantità di cibo introdotta dal piccolo, ma anche con la sua vivacità.

Come accade anche per gli adulti, i bambini più irrequieti ed esuberanti consumano più energie in confronto ai più calmi e tranquilli che, invece, tendendo a muoversi di meno, consumano un numero di calorie inferiore.

Da 9 a 12 mesi

Dal compimento del decimo mese fino al primo compleanno l'accrescimento ponderale dovrebbe essere in totale di altri 700-800 grammi per cui, alla fine dell'anno di vita, un maschietto dovrebbe pesare all'incirca 10 chilogrammi ed una femmina 4 etti di meno.

La differenza di peso tra due coetanei può tuttavia essere notevole perché, come già spiegato, l'accrescimento ponderale è influenzato, oltre che dall'alimentazione e dall'attività fisica più o meno frenetica del bambino, soprattutto da fattori ereditari.

Anche se, in linea di massima, i pediatri ritengono che all'età di un anno un bambino dovrebbe avere triplicato il peso presentato alla nascita, non vi è assolutamente da preoccuparsi se un bebè, che alla nascita pesava 2,7 kg, ne pesi, al compimento del suo primo compleanno, 8,5, come pure è intuibile sia normale che un neonato che alla nascita pesava 4 kg sia di peso abbondantemente superiore ai 10 kg all'anno di vita.

Da 1 a 2 anni

Il ritmo di accrescimento ponderale piuttosto sostenuto presentato nei primi dodici mesi di vita è poi destinato a ridursi drasticamente tra il primo e il secondo anno di vita, durante il quale i bambini aumentano di circa due chili arrivando a pesare pressappoco 12 chili ai ventiquattro mesi di età.

Altro su: "La crescita del peso del neonato e del bambino fino a due anni"

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