Mio figlio ha 40 giorni: ho notato che l'ombelico fuoriesce dalla sua sede di un paio di cm. in altezza e di 3 cm. di diametro. Ciò si accentua con il pianto; in loco non ci sono infiammazioni evidenti. Il bambino soffre di aerofagia in maniera accentuata, cosa che probabilmente lo porta a "spingere" frequentemente. Il bambino è allattato al seno e cresce regolarmente. Quale potrebbe essere l'evoluzione di questa patologia e quali rimedi adottare?

L’ernia ombelicale è un’anomalia estremamente frequente che si presenta come una tumefazione, una sporgenza dell’ombelico, che si ingrossa e diviene più evidente durante il pianto e gli sforzi, quando cioè la pressione intra-addominale aumenta. Spesso invece sparisce quando il piccolo è calmo e tranquillo. L’ernia ombelicale si forma perché durante la gravidanza passano in questa zona i vasi sanguigni che costituiscono il cordone ombelicale.

Quando quest’ultimo si essica e cade, la piccola apertura tondeggiante che lo circonda si chiude, ma per fare ciò può impiegarci molto tempo. Nella maggior parte dei casi l’ernia si risolve spontaneamente nei primi anni di vita, ma qualche volta può impiegarci anche molto di più. Non ci si deve però preoccupare poiché l’ernia ombelicale non si rompe mai ed è rarissimo che si possa strozzare. Occorre inoltre sapere che il pianto non la fa durare più a lungo né la fa aumentare di dimensioni. L’intervento chirurgico viene preso in considerazione non prima dei 4-5 anni di vita, solo per una questione estetica, nel caso l’ernia sia molto voluminosa. Di nessuna efficacia per la contenzione della massa erniaria sono monete, bottoni o cerotti applicati sopra l’ombelico, che hanno invece l’unica funzione di favorire infezioni o irritazioni locali.

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