Ogni neonato possiede già, quando viene alla luce, nascosti sotto le gengive, i germi di tutti i suoi dentini da latte. Inizia infatti a costruirli fin da quando si trova nel secondo-terzo mese di gravidanza, prendendo dal sangue della sua mamma tutti quegli elementi, come il calcio, il fluoro ed il fosforo, necessari alla formazione dello smalto e delle altre strutture dentarie.
Calendario della dentizione
I primi denti da latte, detti anche "denti decidui" (che significa "destinati a cadere"), compaiono in genere verso i 6-8 mesi di vita quando iniziano a spuntare gli incisivi centrali inferiori, seguiti, nei quattro mesi successivi, dagli incisivi superiori. In genere entro il primo anno di vita sbucano gli incisivi laterali inferiori cosicché, al compimento del primo compleanno, il bambino avrà otto dentini, quattro sopra e quattro sotto.
Nei sei mesi successivi erompono i quattro molari di latte che spesso possono creare qualche fastidio perché, essendo più grossi degli incisivi, si fanno strada con un poco più di difficoltà. Essi sono separati dagli incisivi laterali inferiori da uno spazio che verrà occupato, tra il sedicesimo e il ventiquattresimo mese, dai canini. Infine, entro i due anni e mezzo, compaiono gli ultimi quattro molari. A questo punto la dentizione decidua si è completata: il bambino ha tutti i suoi venti dentini, dieci per ogni arcata.
- ARCATA DENTARIA SUPERIORE
- 1 Incisivo centrale 8°-12° mese
- 2 Incisivo laterale 9°-13° mese
- 3 Canino 17°-23° mese
- 4 Primi molari 14°-18° mese
- 5 Secondi molari 25°-33° mese
- ARCATA DENTARIA INFERIORE
- 6 Incisivo centrale 6°-10° mese
- 7 Incisivo laterale 10°-16° mese
- 8 Canino 16°-22° mese
- 9 Primi molari 13°-19° mese
- 10 Secondi molari 23°-31° mese
Occorre tuttavia ricordare che, per quanto riguarda i tempi della dentizione, ogni bambino ha dei propri ritmi personali per cui può capitare di vedere lattanti con una dentizione più precoce, ed altri più tardiva, pur mantenendo di solito la sequenza descritta. E’ possibile perciò osservare un neonato di cinque mesi già con il primo dentino, oppure un bambino di quattordici mesi senza neppure un dente. Quest'ultima situazione preoccupa a volte i genitori.
Per fugare ogni timore occorre sapere che questi ritardi fisiologici dell'eruzione dentale in un bambino sano hanno spesso una base ereditaria e sono quasi sempre da causa sconosciuta, non dipendendo, come molti pensano, da una mancata assunzione di fluoro o di vitamine o di calcio: occorre solo pazientare, a volte anche fino a 16-17 mesi, che il primo dentino faccia finalmente capolino.
Disturbi della dentizione
Esistono vari segnali che annunciano l’eruzione dei primi dentini. Ad esempio è tipica una salivazione abbondante, causata dalle sensazioni fastidiose e dal senso di prurito provocati dallo stiramento delle mucose gengivali. E’ facile poi osservare le gengive gonfie poiché, sotto la spinta del dentino che sta uscendo, esse si infiammano; l’irritazione, che provoca fastidio e talvolta anche dolore, rende spesso il bimbo irritabile, agitato, e il suo appetito può ridursi.
E’ comune inoltre vedere il bambino afferrare tutto ciò che trova sotto mano (un giocattolo oppure anche solo un dito del genitore), mordicchiandolo tenacemente, realizzando in tal modo una sorta di massaggio spontaneo delle gengive irritate.
Per ridurre i disturbi della dentizione esistono speciali giocattoli, in genere a forma di anello, costruiti in gomma morbida, ma leggermente ruvida, che contengono all'interno un liquido refrigerante. Questi oggetti vanno messi in frigorifero qualche ora prima dell'uso, affinché il liquido si raffreddi, in modo da sfruttare l'azione disinfiammante e leggermente anestetica del freddo.
Esistono inoltre delle creme leggermente anestetizzanti, acquistabili in farmacia, che vanno distribuite in quantità modesta sulla gengiva con un leggero massaggio. Non è infrequente, infine, osservare la comparsa di qualche lineetta di febbre o di scariche liquide, spesso piuttosto acide e in grado di irritare la regione del pannolino, nelle 24-48 ore dopo l'eruzione dentaria.
Questi disturbi non dipendono direttamente dalla dentizione, ma dal fatto che in questa fase le difese naturali del bambino si abbassano e il piccolo diventa molto più vulnerabile agli attacchi di germi o di virus. I denti da latte, anche se destinati a cadere, non vanno per questo trascurati, soprattutto perché influenzano la crescita dei denti definitivi. Infatti sono spesso intervallati tra loro da un piccolo spazio, che impedisce ai denti permanenti, più grossi, di crescere accavallati.
La salute della dentizione
La precoce perdita di un dente da latte, per effetto della carie, può condizionare negativamente la dentizione successiva: gli altri dentini tenderanno infatti ad avvicinarsi, riducendo lo spazio destinato al dente permanente. È necessario, a tal fine, abituare il bambino a gusti non troppo dolci, limitando soprattutto il consumo di caramelle e di cibi zuccherati, ed eliminando abitudini dannose quali il succhiotto addolcito con lo zucchero o con il miele, oppure l'uso di biberon contenenti tè o tisane o camomilla zuccherati.
Utile, dai sei mesi di vita in poi, è la somministrazione tutti i giorni di una compressina da 0,25 mg di fluoro, un sale minerale che rende più solido lo smalto dei denti, ripristinandone lo strato più superficiale, quando viene intaccato dagli acidi, e inibendo lo sviluppo della placca batterica. Il dosaggio consigliato va però confermato dal pediatra, che può modificarlo in rapporto alla concentrazione di fluoro nell'acqua potabile del luogo dove vive il bambino
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