Sono una ragazza di 27 anni ed ho una bambina di 35 giorni che allatto al seno. Circa 10 giorni fa ho avuto un ingrossamento di una ghiandola mammaria (lato esterno del seno) ed un conseguente gonfiore ed innalzamento della temperatura fino ad arrivare a 40 gradi circa nell'arco di 15 ore. Ho consultato un medico pediatra che mi ha diagnosticato un ingorgo mammario o mastite e mi ha consigliato di bere poco, degli antibiotici e lo svuotamento manuale del seno. Il medico di famiglia (contattato per la prescrizione del farmaco ) concorde con il suo collega per quanto riguarda lo svuotamento manuale del seno, mi ha, invece, sconsigliato l'antibiotico e suggerito di bere molti liquidi. Bevendo normalmente ed assumendo solo farmaci per l'abbassamento della temperatura la cosa si è risolta in qualche giorno. Spesso però mi ricapita, allo stesso seno, un leggero gonfiore e dolore che nella gran parte delle volte viene meno semplicemente allattando la bambina. Qualora dovesse ricapitarmi un dolore più importante o un nuovo innalzamento della temperatura, quale credete sia la terapia più adatta? Quali possono essere le precauzioni (oltre lo svuotamento manuale del seno) per prevenire quanto sopra descritto?

La condizione definita "ingorgo mammario" è clinicamente un ristagno di latte nei dotti galattofori e negli alveoli ghiandolari con un aumento della pressione endocanalicolare del latte. Questo fenomeno provoca a sua volta una stasi venosa e linfatica e, spesso, una involuzione delle cellule secretrici del latte con conseguente diminuzione della produzione. La causa principale del problema è spesso che la suzione del lattante non basta a svuotare il seno. La mammella appare tesa, dolente, dura, con capezzolo poco mobile.

L'ingorgo mammario può predisporre a mastite (infezione della mammella) con comparsa di febbre anche elevata. A questo proposito sono utili gli antipiretici e antinfiammatori, anche se, nel caso la sintomatologia febbrile perdurasse, gli antibiotici sono necessari per contrastare eventuali infezioni di origine batterica.

La terapia dell'ingorgo mammario prevede la spremitura manuale o meccanica (tira-latte) del seno: ciò può essere fatto regolarmente prima di ogni poppata in modo da "rammollare" parzialmente la mammella e favorire la suzione efficiente del lattante.

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