Bambino in bianco (1641 ca.)
di D. D. Santvoort (1610 - 1680)
collezione privata - Olanda
Nonostante l'abito lungo e la cuffietta ricamata, il bambino raffigurato nel quadro è un maschietto.
Si tratta di un bimbo di più di un anno, Simon von Alterten (1640-1674), esponente di una famiglia dell'alta borghesia olandese. Indossa un sontuoso abito bianco, bordato da eleganti merletti, aperto sul davanti per fare intravedere una sottogonna decorata e coperto da un bianco grembiule ricamato con pettorina. Immancabili, dietro la schiena, si intravedono le dande, strisce di tessuto, diventate l'emblema dell'abbigliamento infantile.
La moda dei secoli passati imponeva che i bambini di entrambi i sessi si vestissero tutti alla stessa maniera, fino a quasi cinque anni di vita: con la gonna lunga. In questo modo non si riusciva a capire se fossero maschietti o femminucce.
Ma se ci sofferma ad osservare meglio il quadro si possono notare alcuni elementi che permettono di capire il sesso del bambino: la posa marziale frontale che richiama alla mente ritratti di principi e generali abituati al comando e alla guerra, il bastone impugnato nella mano destra e il sonaglino stretto nell'altra come se fossero armi da combattimento, la catena d'oro che corre diagonalmente, quasi a seguire i riquadri del pavimento di marmo, che ricorda fasce e onorificenze conferite ad un soldato sul campo di battaglia. Il quadro è considerato uno dei più bei ritratti infantili della pittura olandese del Seicento per il forte impatto visivo dato dal contrasto tra la luminosità del colore bianco e lo sfondo scuro, tra il volto delicato ed innocente del bambino e l'abbigliamento lussuoso che esprimeva il potere e la ricchezza della famiglia. Ma oltre a tutto ciò, il ritratto comunica anche il sentimento di orgoglio e di amore che i parenti riponevano nei confronti della loro prole.
L'arte diviene per la storia dell'abbigliamento, in particolare per quella infantile, una fonte preziosissima, una importante testimonianza storica di come si vestivano i nostri antenati; infatti pochi vestiti sono giunti integri fino a nostri giorni, a causa della deteriorabilità dei pregiati tessuti, ma anche per la consuetudine di utilizzare la stessa stoffa per realizzare altri abiti e accessori, generalmente per i bambini. Una volta che il tessuto o la veste non era più utilizzabile, finiva sui banchi dello straccivendolo che la vendeva ai poveri: di un abito sontuoso non restava altro che pochi cenci.
Altro su: "Il quadro di D. D. Santvoort: Bambino in bianco"
- La lettura nell'arte e curiosità sulla letteratura
- Vediamo come la lettura è stata rappresentata nell'arte e scopriamo alcune curiosità sulla letteratura e i personaggi di fantasia.
- Nascita della Vergine
- La Nascita della Vergine è un quadro di Vittore Carpaccio che raffigura la madre della Vergine, S. Anna, sdraiata su un letto il momento successivo al parto.
- Il quadro "Khaterine Cassatt mentre legge ai suoi nipoti"
- Mary Cassatt, famosa pittrice impressionista americana, dipinge in questo quadro la madre Khaterine mentre legge ai nipoti.
- Giovane Madre di Gustave Jacques Hamelin
- Una rassegna sull'opera "Giovane madre" di Gustave Jacques Hamelin, in cui una giovane mamma sorveglia il sonno del suo bambino adagiato in una culla.
- Il bambino viziato
- Jean-Baptiste Greuze si dedicò a scene borghesi e ambienti domestici; tra le sue opere, il Bambino viziato, che si trova al Museo Hermitage di San Pietroburgo.
- La letteratura nell'arte
- La letteratura nell'arte: "Ragazzina che legge di Berthe Morisot".